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Salvini lancia Mario Draghi alla presidenza della Commissione Ue: “Sarebbe motivo di orgoglio”

Nel governo inizia a farsi largo l’ipotesi di Mario Draghi alla presidenza della Commissione europea. Una indiscrezione riportata questa mattina da La Stampa che viene però resa realistica dalle parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Un italiano alla presidenza sarebbe motivo di orgoglio, ma bisogna convincere francesi e tedeschi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ipotesi è stata riportata questa mattina da alcuni giornali come La Stampa. Semplicemente un’indiscrezione, fino a poche ore fa. Ovvero fino a quando il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha pensato di renderla qualcosa di più di una fantasia o di un retroscena giornalistico. Mario Draghi presidente della Commissione europea è un’ipotesi che qualcuno, anche a Palazzo Chigi, vedrebbe positivamente. E l’astio più volte mostrato da Lega e Movimento 5 Stelle contro l’attuale presidente della Bce sembra ormai messo da parte. Anche per il ruolo di mediatore che Draghi avrebbe assunto durante le trattative sulla procedura d’infrazione all’Italia.

È Salvini a rendere concreta l’ipotesi di una Commissione guidata da Draghi: “Un italiano alla presidenza sarebbe motivo di orgoglio, ma bisogna convincere francesi e tedeschi”, afferma ad Agorà, su Rai 3. Il ministro dell’Interno non risparmia lodi nei confronti del presidente della Bce, il cui mandato – come quello di tutte le istituzioni Ue – è in scadenza: “Draghi a livello europeo ha dato dimostrazione di efficacia. È una partita che sta gestendo il presidente del Consiglio, non mi voglio evidentemente sostituire a nessuno”.

Più fredda la reazione di Conte: il presidente del Consiglio, a Osaka per il G20, non si sbilancia su questa ipotesi e rimanda, per il momento, la discussione: “Saltano mille nomi, sono giorni caldi, se dovessi riassumere i nomi che vengono fatti, ci sarebbe un lungo elenco. Alcune candidature sono più probabili, altre meno – si limita a dire Conte – stiamo lavorando tutti insieme, c’è un bel clima costruttivo”.

Il commissario italiano e il ministro degli Affari Ue

La partita della presidenza della Commissione europea si intreccia con altre nomine che riguardano da molto vicino l’Italia e l’Ue. Nel caso in cui il nome italiano per l’esecutivo comunitario non sia quello di Draghi, il governo punterebbe probabilmente su un esponente della Lega. E Salvini sembra avere le idee chiare sull’identikit: “Verrà scelto a breve. A me interessa che si ricordi di essere italiano e che si occupi di lavoro e dei diritti degli italiani per cinque anni”. Ieri il ministro dell’Interno era tornato a sponsorizzare il nome di Giancarlo Giorgetti, attualmente sottosegretario a Palazzo Chigi e candidato numero uno per andare a Bruxelles.

C’è poi un’altra poltrona da riempiere, questa volta tutta italiana, ma anche con l’Ue ha molto a che fare. Salvini infatti garantisce che a breve verrà nominato il nuovo ministro degli Affari Ue: “Noi siamo pronti. Aspettiamo il rientro del presidente Conte dal Giappone”. “Nella settimana in cui nasce la nuova Europa, a prescindere dal nome di chi sarà, è importante che ci sia un italiano che difenda l'interesse di 60 milioni di italiani negli uffici europei”, conclude il vicepresidente del Consiglio.

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