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Rinvio fiscale e indennizzi per tutti nel 2021: il piano del Governo per combattere la crisi

Il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, ha spiegato alla Stampa il piano del Governo per far uscire l’Italia e gli italiani dalla profonda crisi economica causata dalla pandemia. Si inizia dal rinvio delle tasse ad aprile, nel 2021 invece arriveranno indennizzi a tutti coloro che hanno avuto perdita di fatturato, a prescindere dal codice Ateco.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Aiutare l'Italia aiutando l'economia. Il piano del Governo per rilanciare il Paese è sempre più chiaro: rimandare il più possibile il momento in cui bisognerà pagare il conto, con ristori a pioggia per far ripartire l'economia. Il viceministro al Tesoro, Antonio Misiani, intervistato dalla Stampa ha spiegato come l'operazione che sta pensando il Governo sia divisa in due tempi, in primis il rinvio delle scadenze fiscali, poi gli indennizzi per tutti a partire dal 2021. Lo scostamento di bilancio da 8 miliardi, votato praticamente da tutte le forze di maggioranza e di opposizione unitamente, "è stato un segnale importante dal punto di vista istituzionale e politico", ha detto Misiani. I soldi serviranno principalmente a rimandare il pagamento delle tasse, è "una operazione in due step: subito i rinvii fiscali e a gennaio un intervento di ristoro perequativo che prescinda dai codici Ateco e dalle classificazione delle Regioni e guardi alle perdite di fatturato registrate nell'ultima fase del 2020". Ovvero rimborsi a tutti quelli che hanno perso denaro, a prescindere da tutto il resto.

Nel decreto Ristori quater ci sarà l'estensione dei codici Ateco agli agenti di commercio, ha annunciato Misiani, per il resto "ci sono diverse proposte che potrebbero essere finanziate in sede di conversione. Ma sul 2021, perché da qui a fine anno l'Agenzia delle entrate è in grado di gestire ulteriori pagamenti per un numero limitato di casistiche aggiuntive". Sarà possibile anche la rateizzazione delle tasse dopo il 30 aprile: "Sarà prevista per il versamento delle ritenute e dell'Iva – ha spiegato Misiani – ma si potrà anche pagare in un'unica soluzione entro il 16 marzo 2021 o in 4 rate mensili". Ancora incerto quanto varrà lo scostamento di bilancio nel 2021. "Nella legge di bilancio ci sono già circa 4 miliardi. La sfida del 2021 è duplice: da un lato proseguire con le politiche di sostegno, ma poi anche costruire una prospettiva di sviluppo di medio lungo periodo del Paese".

Sul Mes, invece, "bisogna fare una distinzione, un conto è la riforma del funzionamento, altro conto è la decisione di utilizzare o meno la linea di credito speciale introdotta con la pandemia", ha spiegato Misiani. E proprio sul Mes c'è grande discordia nella maggioranza, ma anche nell'opposizione, con il Partito Democratico, di cui fa parte Misiani, che continua a scontrarsi con il Movimento 5 Stelle, e Fratelli d'Italia e la Lega che non sono affatto d'accordo con l'idea di Forza Italia. "L'ultima parola spetta al Parlamento e su questo tema non è calendarizzata alcuna decisione nell'immediato. Sulla riforma del Mes c'è invece un consenso larghissimo a livello europeo e noi riteniamo che i tempi siano maturi per procedere".

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