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Ricongiungimenti a Natale, le faq del dpcm di dicembre con le regole per gli spostamenti

Con il nuovo dpcm del 3 dicembre vengono ulteriormente limitati i movimenti tra Regioni. Dal 21 al 6 sono vietati gli spostamenti tra Regioni, mentre il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio c’è anche lo stop agli spostamenti tra Comuni. Le Faq pubblicate sul sito di Palazzo Chigi, in aggiornamento, spiegano però che è sempre permesso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Quali sono le situazioni in cui è possibile raggiungere i parenti fuori Regione durante il periodo delle feste natalizie? Dopo il dpcm è stata diffusa una lettera a tutte le prefetture, inviata dal capo di Gabinetto del ministero dell'Interno Bruno Frattasi, che contiene alcune precisazioni sugli spostamenti consentiti nelle tre aree, gialla, arancione e rossa.

"Tra le situazioni di necessità – si legge – per le quali resta fermo l'uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l'esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita FAQ pubblicata sul sito web del Governo", si spiega. "Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione – scrive ancora il Viminale – con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma. Nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1 gennaio 2021, il suddetto divieto vige anche con riferimento alle seconde case ubicate in altro comune".

Resta in ogni caso l'obbligo di esibire l'autodichiarazione per motivare gli spostamenti per lavoro, salute, o necessità in tutte le zone. Ci sarà poi un potenziamento dei controlli in stazioni, autostrade e arterie principali del Paese, proprio per punire eventuali movimenti ingiustificati dei cittadini a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

È sempre possibile il transito nelle aree con restrizioni agli spostamenti diverse dalla propria, dalle ore 5.00 alle ore 22.00, se si è diretti verso altri territori che appartengono all'area gialla (tra aree rosse o arancioni lo spostamento tra Regioni è interdetto). Dalle 22.00 alle 5.00, quindi nella fascia del coprifuoco, è consentito esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Le visite ai congiunti in area gialla, arancione e rossa

Sul sito della Presidenza del Consiglio, sul quale viene specificato che le Faq sono in via di aggiornamento, nella sezione domande e risposte sul dpcm del 3 dicembre, si spiega che nelle tre aree, gialla, arancione e rossa, è permesso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti, anche se dal 21 dicembre al 6 gennaio i viaggi tra una Regione e l'altra sono vietati: "È una condizione di necessità e quindi non sono previsti limiti orari. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile". Questa deroga vale anche nei giorni ‘rossi' 25, 26 dicembre e 1 gennaio, quando sono vietati anche gli spostamenti tra Comuni in area gialla.

In area rossa però non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Mentre in generale nelle Regioni gialle o arancioni rimane la raccomandazione, quindi non il divieto in senso stretto, di non ricevere persone diverse dai conviventi, tranne che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È probabile comunque che la maggior parte delle Regioni a ridosso delle festività siano gialle.

I genitori divorziati possono far visita ai figli?

Si aggiunge inoltre che i genitori separati o divorziati possono sempre raggiungere i figli, a prescindere dal colore della Regione. "Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori". Proprio su questo punto si era concentrata la polemica di Matteo Salvini, che aveva attaccato il governo, colpevole di impedire i ricongiungimenti tra genitori divorziati e figli a Natale.

Le regole per il lavoratori autonomi

Se un cittadino è un lavoratore autonomo come fa a dimostrarlo? Le Faq sul sito della Palazzo Chigi spiegano che "È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. ‘Comprovate' significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al (dal) lavoro, anche tramite l’autodichiarazione". In caso di controllo da parte delle forze dell'ordine si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. "Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni".

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