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Registri elettorali divisi tra uomini e donne, la protesta: “Va superata, discrimina persone trans”

Nel corso della giornata elettorale scoppia la polemica sul criterio di suddivisione dei registri elettorali. Monica Cirinnà chiede che la cosa venga superata: “Persone costrette a fare coming out”. Le fa eco l’avvocata Cathy La Torre: “È anche un illecito in merito al trattamento dei dati personali”.
A cura di Andrea Parrella
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Il tema della divisione dei registri elettorali tra uomini e donne irrompe nella giornata di elezioni. Sono molte le segnalazioni giunte durante le operazioni di voto del 25 settembre, dalle quali emerge un moto di dissenso per la prassi organizzativa che separa elettori ed elettrici, di fatto ponendo una barriera che rischia di non essere più in sintonia con la percezione comune.

Monica Cirinnà: "Persone costrette a fare coming out"

A denunciare la questione, nel corso della mattinata, è stata per prima la senatrice Monica Cirinnà, candidata al Senato nel collegio Lazio 1, che uscita dal seggio ha posto pubblicamente la questione definendo superata la divisione dei registri elettorali e annunciando di aver fatto mettere a verbale il suo dissenso e una proposta: "Si potrebbero, invece, dividere elettrici ed elettori in ordine alfabetico in base al cognome. Come succede altrove. Nessuno dovrebbe sentirsi discriminato, mai. Soprattutto quando esercita un diritto fondamentale come votare. Potete farlo anche voi, se volete". La questione sostanziale sollevata da Cirinnà è che la divisione tra uomini e donne rappresenta "un ostacolo all'esercizio del voto delle persone trans e non binarie che, in questo modo, sono costrette a fare coming out". 

La protesta di Cathy La Torre

A raccontare la sua esperienza è stata anche Cathy La Torre, avvocata e attivista italiana, che al seggio ha chiesto di far mettere a verbale il fatto di ritenere la pratica altamente discriminatoria nei confronti di una persona in transizione di genere, aggiungendo di ritenere che la cosa costituisca anche un illecito in merito al trattamento dei dati personali.

Sono appena uscita dal seggio e sono molto scossa […] quando ho chiesto che la cosa venisse messa a verbale uno scrutatore ha chiamato le forze dell'ordine. Vorrei dire che le forze dell'ordine sono state impeccabili, così come la presidente di seggio e gli altri scrutatori. Ma questa persona mi ha dato della pazza.

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