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Regioni a rischio zona gialla, ma le regole non cambiano: mascherina all’aperto sempre obbligatoria

Con le nuove regole anti contagio approvate ieri nel nuovo decreto, che hanno introdotto l’obbligo di mascherina all’aperto indipendentemente dal colore della Regione, si annulla ogni differenza tra zona bianca e zona gialla. Per le Regioni che rischiano di passare di fascia nelle prossime settimane, quindi, le regole non cambieranno.
A cura di Annalisa Girardi
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Non si ferma la crescita dei contagi in Italia. Come nel resto d'Europa, del resto. Secondo l'ultima mappa aggiornata dell'Ecdc, tutta l'Europa centrale, Nord Italia compreso, si trova nella zona rosso scuro, quella che indica una situazione epidemiologica decisamente critica. Nel nostro Paese, che ieri ha registrato un record assoluto di contagi dallo scoppio della pandemia, alcune Regioni si preparano a cambiare colore nelle prossime settimane, ma va fatta una precisazione. Con le nuove regole anti contagio approvate ieri nel nuovo decreto, che hanno introdotto l'obbligo di mascherina all'aperto indipendentemente dal colore della Regione, si annulla ogni differenza tra zona bianca e zona gialla. Ad ogni modo, bisognerà aspettare il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, in arrivo oggi, per capire se ci saranno dei cambi di fascia.

Da lunedì 27 dicembre non ci dovrebbero però essere cambiamenti. I dati presi in esame dall'Iss per il suo monitoraggio sono infatti quelli aggiornati al giovedì e riportati anche sul portale Agenas: possiamo quindi, consultando questi dati, avere già un quadro della situazione che descriverà il monitoraggio. Al momento si trovano in zona gialla Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Veneto e Trentino Alto Adige. Le Regioni ancora in zona bianca con i dati che però più si avvicinano al cambio di colore sono Lombardia e Lazio.

In Lombardia, dove ieri è stato registrato il numero record di quasi 13 mila casi, nelle terapie intensive i posti letto occupati da pazienti Covid sono l'11%, quindi oltre la soglia di rischio. A filo, invece, quelli in area medica che sono invece il 14%. Il dato è però in peggioramento e quindi, se non si invertirà la tendenza, nell'anno nuovo la Regione potrebbe cambiare colore. L'incidenza settimanale di casi è ben oltre i livelli di rischio non sono della zona gialla, ma anche di quella arancione con 344,64 casi ogni 100 mila abitanti.

In Lazio situazione simile: i posti letto occupati da positivi in terapia intensiva sono il 13%, in area medica il 14%. L'incidenza settimanale è invece pari a 164,77 casi. Ad ogni modo, come abbiamo detto, se dovessero cambiare colore nelle prossime settimane, questo non si tradurrebbe in nuove restrizioni e una stretta alla regole. L'unica differenza tra area bianca e gialla finora era rappresentata dall'obbligo di mascherina all'aperto che però, con il nuovo decreto, è stato esteso a tutto il territorio nazionale indipendentemente dal colore delle Regioni.

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