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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Quirinale, vertice di centrodestra alle 18 a distanza: Berlusconi scioglierà la riserva

C’è molta attesa per il vertice di centrodestra che si terrà alle 18 da remoto. Berlusconi dovrebbe sciogliere la riserva in vista dell’inizio delle votazioni per il Quirinale e potrebbe decidere di farsi da parte.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il vertice di centrodestra sul Quirinale è slittato ancora e, da che doveva essere una riunione in presenza, è diventato un incontro a distanza. C'è grande attesa per la decisione di Silvio Berlusconi, che prima di incontrare gli altri leader collegato dalla sua casa di Arcore sentirà i ministri e i dirigenti di Forza Italia. Il vertice di partito è fissato alle 16.30, quello di coalizione alle 18. Insomma, entro questa sera il centrodestra darà – molto probabilmente, ma non è detta l'ultima – un'indicazione sulle proprie intenzioni in vista della prima votazione per il Presidente della Repubblica, che si terrà tra meno di quarantotto ore.

Secondo quanto emerge dalle ultime voci, Berlusconi potrebbe aver deciso di fare un passo indietro e ritirare la sua candidatura. Sembra ormai evidente che i numeri per eleggerlo al Colle non ci sono, nonostante i tentativi fatti per raccogliere i voti necessari per essere eletto dal quarto scrutinio in poi, quando basterà la maggioranza assoluta. La posizione del leader di Forza Italia non è affatto scontata, nonostante il rinvio del vertice prima (probabilmente per provare a trovare altri voti) e soprattutto la convocazione dei suoi dirigenti poi (magari per annunciare la sua decisione prima a loro) lascino pensare a un ritiro imminente. Certo, fino a poche ore fa Gianni Letta – storico braccio destro di Berlusconi – diceva in un fuorionda che l'ex presidente del Consiglio non aveva alcuna intenzione di mollare.

Questa mattina è intervenuto Matteo Salvini, in collegamento ad una conferenza, e ha spiegato: "La Lega punta a dare un o una Presidente della Repubblica che possa portare il Paese fuori da questa fase, ma il peggio è passato, sono ottimista". Secondo il segretario della Lega "per la prima volta dopo 30 anni il centrodestra ha i numeri, quindi ha l'onore e l'onere di fare le sue proposte, senza che ci siano veti e pregiudizi – ha spiegato – Siamo uniti e compatti per un'elezione rapida e non necessariamente solo dalla sinistra, i padri Costituenti non l'hanno previsto". Dal Partito Democratico non sono affatto d'accordo sulla questione dei numeri, e in effetti non c'è una vera e propria maggioranza in Parlamento. Intanto i leader riuniscono i grandi elettori, con riunioni previste tra domani e lunedì mattina. Ci sarà anche un nuovo vertice di centrosinistra domani, tra Conte, Letta e Speranza. Certo che, però, tutto dipenderà da cosa vorrà fare Berlusconi e il centrodestra con lui. Sul nome del leader di Forza Italia, infatti, è evidentemente impossibile trattare.

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