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Quanto sono aumentati i prezzi di luce e gas nel 2022

Prezzi più che triplicati per la luce e più che raddoppiati per il gas, rispetto a un anno fa. Il quadro di Istat, aggiornato a settembre 2022, mostra un aumento del 216% per l’energia elettrica e del 167% per il gas, dal lato della produzione e fornitura industriale.
A cura di Luca Pons
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Nuovi dati dell'Istat, l'Istituto nazionale di statistica, mostrano l'aumento dei prezzi di energia elettrica e gas per il mondo dell'industria. A settembre 2022, nel mercato italiano, i prezzi di luce e gas – o, più precisamente, "dei settori delle attività estrattive e della fornitura di energia elettrica e gas" – crescono molto rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: il prezzo della luce è più che triplicato (+216,4%), e il gas è ben più che raddoppiato (+167,6%).

Questo dato non è uguale all'aumento delle bollette. Istat infatti parla di prezzo della luce e del gas "alla produzione": si riferisce, cioè, ai prezzi all'ingrosso che vengono pagati a livello di chi produce. Prima di arrivare ai consumatori – le persone che usano gas e elettricità in casa, ad esempio – ci sono altri passaggi intermedi, che influiscono sul prezzo. Il costo della bolletta, poi, è determinato non solo dal costo dell'energia ma anche da altri elementi.

Come è noto, la crisi energetica e il modo in cui questa si ripercuote sulle bollette è stato negli ultimi mesi uno dei temi principali anche nelle attenzioni del governo. Per questo sono state previste diverse misure economiche, come il bonus sociale su luce e gas che si può ottenere in base all'Isee e anche il ‘bonus bollette' da 600 euro per i lavoratori dipendenti.

I dati dell'Istat confermano la continua crescita dei prezzi dell'energia, che poi influisce anche sugli altri settori produttivi: su tutta l'industria italiana, infatti, "continuano a pesare i rialzi dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas", commenta l'istituto. Più costa l'energia, più costa produrre anche altri beni. Così, i prezzi di produzione in generale aumentano del 41,8% rispetto al settembre 2021.

Quando si parla di produzione, entrano in gioco anche altri fattori oltre all'energia. Infatti, "al netto della componente energetica, la crescita tendenziale dei prezzi resta molto sostenuta", segnala l'Istat. In particolare crescono i prezzi per produrre "alimentari, bevande e tabacco".

Da una parte aumentano i costi per chi produce, e dall'altra crescono anche i prezzi per i consumatori. A ottobre, sempre secondo Istat, rispetto a un anno fa il tasso di inflazione arriva all'11,9%. È il dato più alto dal marzo 1984. Se si guarda solo al "carrello della spesa", cioè ai prodotti che vengono acquistati più abitualmente – alimentari, cura e manutenzione della casa, igiene personale e prodotti di bellezza – l'aumento è il più alto dal giugno 1983.

"Sono per lo più i beni energetici a spiegare la straordinaria accelerazione dell’inflazione di ottobre 2022", spiega l'Istituto nazionale di statistica. Ma anche i prezzi dei beni alimentari continuano a crescere velocemente, come quelli di molti altri settori.

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