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Quando verrà abolito il green pass e finirà lo stato di emergenza, cosa ha detto ieri Draghi

Il presidente Draghi è stato chiaro: si punta ad annullare le restrizioni prima possibile. Il governo, nei prossimi giorni, stilerà un calendario – una roadmap – da condividere con i cittadini. La svolta potrebbe essere la fine dello stato di emergenza il 31 marzo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dire addio al green pass e allo stato di emergenza e tornare alla normalità – o a quello che chiameremo normalità dopo il Covid – è l'obiettivo di tutti. Certo, a meno che non si creda alla dittatura sanitaria. Mario Draghi ha confermato, con le parole di ieri, di avere fretta e voglia di allentare prima possibile le restrizioni che restano in vigore per contrastare la pandemia. In cosa si traduca questo passaggio, però, al momento non è chiaro. Il presidente del Consiglio ha parlato di una roadmap – che in italiano è una tabella di marcia – che verrà preparata e resa pubblica "nei prossimi giorni". Insomma, è lecito aspettarsi novità importanti dalla prossima settimana, a questo punto.

Draghi ha insistito molto su un fattore: l'incertezza. Per il presidente del Consiglio è essenziale stabilire un piano di uscita dalla pandemia di Covid e dalle restrizioni e renderlo pubblico da subito, in modo da rendere tutti i cittadini più sereni nell'affrontare le prossime settimane. Non è chiaro se questo si tradurrà in un prolungamento dello stato di emergenza, o magari con il green pass rafforzato obbligatorio quasi ovunque fino all'estate, oppure con l'abolizione delle misure restrittive in tempistiche più o meno rapide già in primavera.

La direzione del governo – e della maggior parte degli altri esecutivi in giro per il mondo – è lasciarsi la pandemia alle spalle. L'Italia non sarà da meno e, nei prossimi giorni, verrà stilato un calendario. Si partirà – con ogni probabilità – dalle attività all'aperto, come i tavoli esterni di bar e ristoranti o lo sport di gruppo. Poi verrà il turno di tutte le altre, con palestre, piscine, bar, ristoranti, cinema e teatri che probabilmente saranno gli ultimi. Discorso diverso per il green pass sul lavoro, che il governo potrebbe pensare di tenere in piedi almeno fino al 15 giugno, data in cui scade l'obbligo vaccinale contro il Covid per gli over 50. In tutto ciò la sensazione è che il 31 marzo lo stato di emergenza non verrà prorogato. Bisognerà capire cosa deciderà di fare il governo e, se non dovesse allungarlo ancora una volta, come si procederà a livello normativo per tenere in piedi le restrizioni.

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