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Covid 19

Quando non sarà più obbligatorio il Green Pass: il piano del governo

Dal primo aprile il Green Pass non dovrebbe più essere necessario per le attività all’aperto, nonostante ci sia chi non esclude una possibile proroga di una quindicina di giorni alla luce del nuovo aumento dei contagi.
A cura di Davide Falcioni
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È trascorso quasi un mese da quando il Presidente del Consiglio annunciò la volontà di allentare le restrizioni anti Covid e varare un calendario per portare l'Italia fuori dall'emergenza. "Voglio limitare le restrizioni prima possibile. È mia volontà – spiegava il 18 febbraio – uscire con una road map che da qui al 31 marzo indichi la strada, step by step". Nel frattempo la curva dei contagi è tornata a risalire ma l'intenzione del Governo continua ad essere quella di riaprire il più possibile. Nel prossimo Consiglio dei ministri verranno stabilite le prossime tappe, fermo restando che il 31 marzo non verrà prorogato lo stato di emergenza, mentre dal primo aprile il green pass non dovrebbe più essere necessario per le attività all'aperto, malgrado ci sia chi non esclude una possibile proroga di una quindicina di giorni.

Nel bollettino di oggi il tasso di positività è risalito al 14,1%: è questa la ragione per cui nel governo vi è chi vorrebbe ancora far prevalere il principio della gradualità. Il green pass base dovrebbe essere necessario per i mezzi pubblici ma c'è chi vuole estendere questa misura anche per gli ultra cinquantenni che ora sono tenuti a dimostrare di aver fatto tutte e tre le dosi di vaccino per recarsi al lavoro. Il compromesso dovrebbe prevedere lo stop alla sospensione dello stipendio per chi resta a casa.

Una decisione al riguardi potrebbe essere presa nel prossimo CDM, che dovrebbe tenersi tra mercoledì e giovedì: i membri del governo esamineranno il dossier sul Covid e quello sull'energia e sui carburanti. Per far fronte alle crescenti difficoltà dovute alla crisi in Ucraina al momento non è previsto uno scostamento di bilancio, l'obiettivo è "preservare la stabilità della finanza pubblica" ma il governo si appresta a varare uno o più provvedimenti e ad impegnarsi "per ulteriori misure sul fronte della crisi energetica, in particolare sul fronte di un tetto europeo ai prezzi delle importazioni di gas".

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