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Quando finisce il mercato tutelato della luce dopo la proroga di Arera

Il presidente di Arera ha annunciato che il mercato tutelato dell’energia elettrica finirà il primo luglio e non più il primo aprile, per dare il tempo ai consumatori di avere ben chiaro il nuovo meccanismo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La fine del mercato tutelato dell'elettricità slitta di qualche mese. La decisione è stata presa da Arera – l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente – che ha annunciato attraverso il suo presidente Stefano Besseghini la novità: "La data del primo di aprile è stata spostata al primo di luglio – ha detto al Tg3 – È una decisione che abbiamo preso ieri, poche ore fa ho firmato la delibera". Dopo la decisione di Arera, perciò, la fine del mercato tutelato della luce slitta ulteriormente, così come la scelta che dovrà esser fatta da parte dei cittadini che si trovano a costretti ad abbandonare questo regime di prezzi calmierati.

"Per l'energia elettrica recentemente c'è stato il decreto Energia, che ha introdotto alcune modifiche importanti – ha spiegato Besseghini – Fra queste, lo spostamento delle gare". Queste serviranno a individuare i fornitori di elettricità che saranno assegnati in automatico agli utenti del mercato tutelato che non avranno scelto un operatore di mercato libero. "Avrebbero dovuto essere l'11 di dicembre, sono state portate al 10 di gennaio – ha continuato il presidente di Arera – sono stati anche introdotti due elementi molto importanti: una campagna informativa specifica per questa transizione, che curerà il ministero dell'Ambiente e un'attenzione particolare ai Rid, i meccanismi di pagamento automatico, che in qualche maniera verranno gestiti in continuità".

Secondo Besseghini, il punto è che "i consumatori devono avere ben chiaro che tutto questo meccanismo che si sta mettendo su con le aste non è un meccanismo per portarli forzatamente al mercato libero, ma per costruire un sistema di salvaguardia, che permetta alle persone che non scelgono di non scegliere, e di rimanere comunque servite, con delle tariffe che metteremo ad asta". E l'esito dell'asta "è per fare in maniera di avere le tariffe per questo servizio il più vantaggiose possibile".

Insomma, non ci sarà alcun passo indietro sul mercato tutelato dell'elettricità: la transizione al mercato libero – pur con le tutele crescenti nel caso di mancata scelta – avverrà comunque. Semplicemente Arera ha deciso di dare a tutti un po' più di tempo: ai cittadini per scegliere e al ministero – soprattutto – per portare avanti gare e campagne di comunicazione adeguate.

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