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Proroga dello stato di emergenza, Pd e Italia Viva chiedono a Conte di riferire in Parlamento

Alla notizia di una possibile proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre, l’opposizione ha subito attaccato Giuseppe Conte. Anche Partito democratico e Italia Viva sono intervenuti, chiedendo al presidente del Consiglio di riferire al più presto in Parlamento, “non tanto per compiacere i parlamentari, ma perché in una democrazia rappresentativa come la nostra è quella la sede in cui fornire queste informazioni”.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo potrebbe decidere di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha affermato che "ragionevolmente ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio", data in cui questo sarebbe in scadenza. In questo modo l'esecutivo prolungherebbe quel quadro normativo che gli consente di intervenire in tempi rapidi, ad esempio attraverso i Dpcm. Alla notizia l'opposizione ha subito attaccato Conte. Anche la maggioranza è intervenuta, chiedendo al presidente del Consiglio di riferire al più presto in Parlamento.

Precisamente, lo chiedono i dem e Italia Viva:"Non si può dubitare che l'esecutivo, se ha questo orientamento, abbia solide motivazioni. Per questo motivo ci attendiamo che venga a esporre preventivamente le sue ragioni, anche per raccogliere indirizzi delle Camere, in particolare rispetto alla durata della proroga e alle concrete modalità, dando seguito all'ordine del giorno bipartisan dei componenti del Comitato per la Legislazione accolto ieri", ha commentato Stefano Ceccanti, deputato del Pd. Marco Di Maio, capogruppo di Italia Viva in commissione Affari Costituzionali, è d'accordo: "Se ci sono le condizioni e le necessità di prorogare il provvedimento fino al 31 dicembre (e non abbiamo motivo di dubitare che sia cosi'), c'è un dovere che il Presidente del Consiglio ha prima di tutti gli altri: recarsi in Parlamento e confrontarsi sulle ragioni e le modalità". Il deputato renziano ha quindi chiesto che il Parlamento venga coinvolto nella decisione, "non per compiacere i parlamentari, ma perché in una democrazia rappresentativa come la nostra è quella la sede in cui fornire queste informazioni".

Dal Movimento Cinque Stelle, il capo politico Vito Crimi afferma che non si tratti che di una questione prettamente tecnica per "consentire all’esecutivo di intervenire in urgenza: di adottare, in tempi rapidi, quelle misure che si dovessero rendere necessarie". E ancora: "Dunque ha la funzione di farci trovare pronti anche in vista dell’autunno".

L'opposizione però non è la pensa allo stesso modo. Mentre Matteo Salvini accusa Conte di voler prendere i pieni poteri, la capogruppo di Forza Italia in Senato, Anna Maria Bernini, commenta: "Visto che Conte vuol prorogare lo stato d'emergenza, ci spiega a cosa serve quello in vigore adesso, che prevede la chiusura dei porti? Ora basta davvero: se stato d'emergenza significa chiudere in casa gli italiani e tenere aperti i porti a un'immigrazione senza regole, tanto vale abolirlo subito. Altro che prorogarlo".

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