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Pensioni, Schlein attacca Meloni: “Fermiamo i tagli e creiamo assegno di garanzia per giovani”

Elly Schlein, segretaria del Pd, ha criticato la politica del governo Meloni sulle pensioni attaccando i tagli a molti dipendenti pubblici. Poi ha proposto una “pensione di garanzia per i giovani”. La leader dem ha anche tracciato l’alternativa del Pd alla riforma costituzione del premierato.
A cura di Luca Pons
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Sulle pensioni, come nel resto della manovra e con molte delle sue scelte, il governo Meloni "colpisce le fasce più fragili della società". Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd, intervenendo assemblea annuale dei Popolari. La segretaria dem ha sottolineato il punto in particolare sulla politica previdenziale: il governo ha deciso non solo una riduzione delle rivalutazioni per il 2024, ma anche un taglio per molti dipendenti pubblici che ha portato i medici a dichiarare lo sciopero per la prossima settimana.

Schlein, quindi, ha attaccato: "Diciamo no al taglio delle pensioni che sta portando avanti il governo Meloni a medici, infermieri, maestri, educatori". E ha rilanciato con una proposta del Pd, rivolta alla parte più giovane della popolazione, che secondo le stime potranno lasciare il lavoro solo in età molto avanzata: "Chiediamo di lavorare a una pensione di garanzia per i giovani, perché rischiano di non vederla mai, per la precarietà del lavoro che ha creato percorsi incerti". Il problema, infatti, è che in molti casi un giovane che entra nel mondo del lavoro oggi non può sapere quanto tempo riuscirà a lavorare, e con quanta continuità, in modo da maturare una pensione ragionevole.

Il governo "colpisce i poveri invece della povertà"

Allargando il discorso, Schlein ha criticato le politiche del governo, che "va nella direzione opposta alla diminuzione delle disuguaglianze". Per quanto riguarda le famiglie in difficoltà economica, "ha cancellato l'unico strumento, per quanto migliorabile, di sostegno al reddito e alle persone più povere", ovvero il reddito di cittadinanza, "colpendo i poveri invece della povertà". Poi la segretaria ha citato i tagli alla sanità e i "tagli vigliacchi alla disabilità", ma anche l'Iva: "Aumentano l'Iva su assorbenti e pannolini mentre hanno abbassato quella sulla chirurgia estetica", e ancora il passo indietro sul numero di posti negli asili nido finanziati con il Pnrr.

L'alternativa del Pd al premierato di Meloni: sfiducia costruttiva e legge elettorale

Passando a parlare della proposta di premierato del governo, Schlein ha criticato il testo e ha delineato l'alternativa del Pd: "Questa riforma costituzionale è stata buttata come un fumogeno per distrarre dai buchi della manovra ma non è meno pericolosa per questo. Indebolisce il Parlamento e indebolisce in modo chiaro ed evidente le prerogative del presidente della Repubblica. E se c'è una figura che in questi anni di navigazione difficile ci ha permesso di salvaguardare la credibilità internazionale e la stabilità di questo Paese è il presidente della Repubblica".

La segretaria ha aggiunto la principale proposta dei dem: "La sfiducia costruttiva: se vogliamo rendere più stabile l'esecutivo, usiamo uno strumento che non fa saltare per aria l'equilibrio tra poteri dello Stato, che non mette in discussione la repubblica parlamentare cosicché qualcuno che voglia far cadere un governo deve già avere in Parlamento un'alternativa pronta per non lasciare il Paese in una crisi al buio".

E in più, un intervento sulla legge elettorale: "Vogliamo davvero dare più potere al voto dei cittadini, come dice Giorgia Meloni? Dietro a quel ‘decidete voi', c'è un gigantesco ‘decido io per voi'. Voi potrete al massimo ogni cinque anni venire ad acclamare un capo, ma non è questa la democrazia. Per dare più potere ai cittadini dobbiamo cambiare questa legge elettorale e ridare la possibilità di scegliere i propri rappresentanti".

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