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Pd, Orfini a Zingaretti: “Stracciare lo statuto per riscrivere regole, non sia solo fuffa”

Dopo l’annuncio del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che vuole sciogliere il partito per crearne uno nuovo, il deputato dem Matteo Orfini chiede che questa rivoluzione sia reale e non sia “solo fuffa”. Per metterla in atto, secondo Orfini, è necessario stracciare lo statuto attuale e riscrivere le regole tutti insieme.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’annuncio del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che vuole sciogliere il partito per crearne uno nuovo, viene accolta positivamente dal deputato dem Matteo Orfini. Che una proposta molto simile l’aveva già lanciata ormai un anno. Proprio Orfini commenta su Facebook le parole di Zingaretti chiedendo di stracciare lo statuto per riscrivere una nuova storia, evitando però che l’annuncio del segretario Pd diventi solo “fuffa”. Contattato da Fanpage.it, il deputato del Pd spiega qual è il succo del suo post su Facebook: “Il tema è che sia una cosa vera. E per essere vera è impensabile fare il congresso con le regole del Pd. Se vuoi fare una cosa riformativa cestini tutto e riscrivi le regole insieme a tutti”.

Nel suo post su Facebook Orfini ricorda di aver chiesto poco più di un anno fa di “sciogliere e rifondare il Pd”: “Ottenni un risultato unico nella storia del nostro partito: unire tutti contro questa ipotesi, da Renzi a Zingaretti, da Martina a Gentiloni. Oggi in una intervista a Repubblica Zingaretti propone di sciogliere e rifondare il Pd dopo le regionali. Bene, lieto che questi mesi abbiano fatto maturare ed evolvere la sua posizione. E voglio prendere sul serio questa svolta”. Bisogna però evitare che a questo annuncio non segua una reale rivoluzione: “Perché non sia solo fuffa, c'è bisogno di chiarezza su alcuni punti. Oggi c'è un popolo che scende in campo e si mobilita contro la destra, ma non si riconosce e a volte nemmeno vota i partiti del centrosinistra. Trova il Pd respingente. Trova incomprensibili scissioni e frammentazioni. Trova surreali e ombelicali le modalità del nostro fare politica. Se vogliamo dargli rappresentanza non possiamo chiedergli di entrare in ciò che rifiutano. Ma dobbiamo riplasmare il nuovo soggetto politico su di loro, su quel popolo. E farlo non per conto loro, ma insieme a loro”.

La contro-proposta di Orfini è centrata soprattutto sulle regole del gioco e continua a spiegarla nel suo post su Facebook:

Non rifonderemo mai il Pd facendo un congresso con le nostre regole. Che peraltro abbiamo reso più chiuse e restrittive con le ultime modifiche. Vogliamo davvero rifare tutto, come dice Zingaretti? Si stracci lo statuto del Pd, si prenda un foglio bianco e si cominci a ragionare con quel popolo su cosa scriverci sopra. Apriamo una grande riflessione nel paese su cosa voglia dire oggi essere alternativi al sovranismo e su come una forza del genere debba organizzarsi. E si sfidi su questo anche chi oggi nel Pd non c'è, chi se ne è andato. Un grande processo di ricomposizione che azzeri le rendite di posizione di tutti. O è questo, o si recupera questa ambizione, oppure stiamo solo facendo finta, ancora una volta. Ma voglio provare a credere che questa volta non sarà così.

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