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Niente più ballottaggi per eleggere i sindaci: il centrodestra riprova a cambiare la legge

Il centrodestra ha inserito la norma nel testo unificato sull’elezione diretta delle Province, per accelerare l’approvazione: l’obiettivo è eliminare il ballottaggio per eleggere i sindaci.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Eleggere i sindaci con un solo turno, a chi conviene? La risposta è abbastanza scontata: alla coalizione più ampia possibile. Il centrodestra, in altre parole. E non è un caso che a meno di un mese dall'ultimo blitz, la maggioranza stia riprovando a far passare rapidamente una modifica alla legge che eliminerebbe – di fatto – il ballottaggio dalle elezioni amministrative. La tattica è la stessa utilizzata venti giorni fa: inserire in un altro testo di legge la modifica, in modo da accelerare i tempi. A inizio marzo finì con la bagarre in commissione e l'emendamento – firmato da tre esponenti della maggioranza, uno per partito – poi ritirato a fine seduta. Stavolta potrebbe andare diversamente, anche se le opposizioni promettono una nuova battaglia in Aula.

La relatrice alla legge sull'elezione diretta delle Province – su cui da tempo il Parlamento sta ragionando, in maniera abbastanza bipartisan – ha inserito la norma per cancellare il ballottaggio nel testo unificato che in settimana sarà adottato dal comitato ristretto della commissione Affari Costituzionali del Senato. La parlamentare della Lega, Daisy Pirovano, ha sostanzialmente replicato il modus operandi utilizzato a inizio mese. Immediate le proteste delle opposizioni, schierate con Dario Parrini del Pd, Peppe De Cristofaro di alleanza Verdi e Sinistra e Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle.

Ma cosa vuole fare il centrodestra? L'obiettivo della maggioranza è far sì che il secondo turno venga eliminato prima possibile alle elezioni amministrative, uniche per le quali esiste al momento. Parliamo dei sindaci, ma solo dei Comuni con più di 15mila abitanti. Sotto a questa soglia, infatti, il ballottaggio non è previsto. Sopra ai 15mila abitanti, invece, se nessun candidato raggiunge il 50% più uno dei voti c'è un secondo turno con i due più votati. La modifica portata avanti dalla destra farebbe scendere al 40% la soglia, eliminando di fatto il ballottaggio. Inutile dire che, almeno in questo momento, la nuova legge favorirebbe il centrodestra, che si presenta sempre unito al primo turno e che invece è stato penalizzato dai ballottaggi negli ultimi anni.

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