Natale, Salvini chiede di non spaventare gli italiani e poi inventa il “divieto di albero”

Matteo Salvini interviene a gamba tesa nella polemica sul Natale che va avanti da diversi giorni e che, con ogni probabilità, ci accompagnerà per tutto dicembre. Al Maurizio Costanzo Show, il leader della Lega ha detto la sua sull'ipotesi di passare le feste del prossimo dicembre lontano dai parenti, come stanno prospettando alcuni scienziati più prudenti, ma anche personalità del mondo politico. "Mi auguro che sia il Natale dei bambini che lo aspettano 365 giorni l’anno", dice Salvini. Serve assoluta cautela, ma "gli italiani hanno dimostrato enorme buon senso ed enorme sopportazione". Poi un richiamo a tutti quelli che "vanno in televisione nel mese di novembre", che evitino di "seminare disperazione". Gli accusati da Salvini – virologi, epidemiologi, scienziati – vanno in tv "dicendo niente Natale, niente famiglia, niente albero, niente regali". Ma nessun medico ha mai speso una parola contro l'albero di Natale, né il Governo lo ha vietato. Salvini chiede di non terrorizzare gli italiani ma poi inventa dei divieti che non sono mai stati proposti – o pensati – da nessuno, insinuando il dubbio che qualcuno possa proibire di fare l'albero di Natale ai cittadini.

Non sappiamo ancora cosa succederà nel prossimo mese, il Dpcm con le misure restrittive che saranno adottate a dicembre è atteso nella prossima settimana. In ballo ci sono diverse decisioni importanti da prendere, e tra queste non c'è il divieto di fare l'albero di Natale. Si è parlato di un possibile allentamento delle misure con i ristoranti di nuovo aperti per cena, o anche di un allungamento degli orari dei negozi fino a sera per evitare assembramenti. C'è il nodo scuole da risolvere, con la ministra Azzolina che spinge per far tornare gli studenti in classe prima di Natale, ma anche la mobilità tra Regioni, per raggiungere i propri parenti per le feste.

Proprio su questo punto Matteo Salvini insiste, perché non vorrebbe fosse negata la possibilità di spostarsi. "Mi rifiuto di pensare al Natale via Skype, al Natale via Zoom e al black friday", spiega il leader della Lega. "Nessuno pensa alle cene con duecento persone, però rivedere la mamma, il papà, i nipoti e i cugini" è fondamentale per l'ex ministro dell'Interno. "Se uno è di Palermo deve poter tornare a casa, se uno è di Milano ma lavora a Bari deve poter tornare a casa".