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Minacce a Salvini sui social: “Mettiamolo a testa in giù”. Il senatore: “Hai vinto una denuncia”

“Hai vinto, insieme ai tuoi ‘mi piace’ un abbraccio e una bella denuncia. Buona fortuna amico mio”: così il leader della Lega, Matteo Salvini, annuncia che denuncerà un utente che aveva risposto a un suo post su Instagram scrivendo: “Mettiamolo a testa in giù, è quello che si merita”. Non solo lui, l’ex ministro ha scritto che denuncerà anche tutti coloro che hanno messo Mi Piace al commento.
A cura di Annalisa Girardi
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Ancora odio e minacce sui social. Questa volta contro il leader della Lega, Matteo Salvini, in merito a un suo post condiviso su Instagram. L'ex ministro aveva pubblicato un collage fotografico con barconi e Ong, scrivendo: "Dopo la Ong tedesca, con un carico di oltre 200 immigrati clandestini, ecco in azione la nave dei centri sociali, che torna in mare e ne va subito a raccogliere 70 non lontano da Lampedusa. Avanti, c’è posto, tanto il governo non muove un dito. Trafficanti di esseri umani e (im)prenditori della “accoglienza” si fregano le mani". Un utente aveva allora commentato: "Mettiamo Salvini a testa in giù, è quello che si merita". E il leader del Carroccio ha annunciato una denuncia.

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"Hai vinto, insieme ai tuoi ‘mi piace' un abbraccio e una bella denuncia. Buona fortuna amico mio", ha replicato Salvini. Anche l'ufficio stampa della Lega ha confermato che il senatore denuncerà sia l'autore del messaggio, che tutti coloro che stanno mettendo Mi Piace e condividendo il commento. Solo pochi giorni fa Salvini era stato oggetto di un'altra minaccia. "Primo o poi lo trovi quello che ti spara in testa", si leggeva sui social dell'ex ministro.

Ieri anche l'ex ministra della Salute, Giulia Grillo, è stata colpita da pesanti insulti e minacce via social network. "Ti rifaremo la pelle…rasata al cranio come alle detenute criminali", aveva commentato un utente a un post della Cinque Stelle su Facebook. Spingendo l'ex ministra a prendere posizione contro le parole d'odio: "Lascio sempre correre le offese, comprendo che il dibattito politico, la differenza di idee e posizioni, portino ad accendere i toni. Ma c'è un limite ben preciso tra l'offesa e la minaccia. Questa non è la prima che mi giunge, ma questa volta ho deciso di non lasciar perdere: bisogna capire che non sempre tutto è concesso", aveva affermato.

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