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Migranti, dopo gli accordi con la Libia diminuiscono gli sbarchi: -34% rispetto al 2016

Nel corso del 2017 il Viminale ha registrato un calo degli sbarchi sulle coste italiane pari al 34%. La diminuzione ha interessato soprattutto gli ultimi 6 mesi dell’anno, in concomitanza con l’entrata in vigore degli accordi siglati dal ministro dell’Interno con la Libia.
A cura di Charlotte Matteini
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Nel corso di questo 2017 ormai agli sgoccioli, sono diminuiti gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. A certificare il calo sono i dati diffusi stamane dal Viminale, i quali evidenziano una diminuzione pari al 34,24% degli arrivi. Dal 1° gennaio fino al 31 dicembre sono sbarcati in totale 119.310 migranti, un terzo in meno rispetto ai 181.436 del 2016. Il calo, però, non ha interessato tutti i mesi dell'anno ma è avvenuto soprattutto negli ultimi 6 mesi, ovvero dopo gli accordi con la Libia siglati dal ministero dell'Interno. Stando ai dati del Viminale, infatti, negli ultimi sei mesi si sono registrati 35.556 arrrivi sulle coste italiane a fronte dei 111.214 dello stesso periodo del 2016, un calo pari al 68%. Nel solo mese di dicembre la diminuzione registrata è stata del 73%, mentre se si considerano solo i migranti partiti dalla Libia, la maggior parte, la flessione è invece pari al 77%. Inoltre, evidenzia il Viminale, nel 2017 è stato rilevato anche un calo del numero di dispersi pari al 38% (2.832 rispetto ai 4.576 del 2016) e del 46% delle vittime recuperate in mare (212 nell'anno corrente, 390 nel 2016).

I Paesi da dove provengono il maggior numero di migranti sono Nigeria, Guinea, Costa d’Avorio, Bangladesh, Mali, Eritrea e Sudan: i nigeriani approdati in Italia sono oltre 18.000, seguono i guineani (9.693) e gli ivoriani (9.504). Sempre secondo i dati del Ministero dell'Interno, i porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono stati Augusta (16.858), Catania (15.680) e Pozzallo (11.707), tutti in Sicilia. Nel corso del 2017 è calato anche il numero dei minori non accompagnati giunti sulle coste italiane: dai 25.846 del 2016, nel 2017 i dati hanno registrato 15.731 arrivi, il 39% in meno. Rispetto invece al tema dell'accoglienza, la Lombardia è la regione che ospita più migranti n assoluto (14%), seguita dal Lazio (9%) e dalla Campania (9%). Basilicata e Valle d’Aosta sono invece le regioni che registrano meno presenze.

Per quanto riguarda i progetti attivati nell'ambito del programma di accoglienza migranti, in totale, nel 2017, sono stati finanziati 260 progetti presentati da 257 enti, con un incremento della rete Sprar di oltre il 46%. Con l'ultimoo decreto siglato dal ministro Minniti, inoltre, 167 enti sono stati autorizzati alla prosecuzione dei progetti per il triennio 2018-2020 e sono stati concessi ulteriori contributi a 46 enti locali per ampliare così la capacità di accoglienza di ulteriori 1.423 posti. In conclusione, il Viminale, per quanto riguarda la relocation dei profughi in altri Paesi europei, nel 2017 ha registrato 11.464 partenze di cui 10.282 adulti, 1.083 under 18 e solo 99 minori stranieri non accompagnati. Sono 698 le persone in attesa di trasferimento con voli previsti a gennaio, tra cui 79 minori non accompagnati. Sono 843 i casi per cui l'istruttoria è stata completata, mentre la domanda di 229 è in corso.

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