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Meloni: “Speranza ammetta che Green Pass è strumento indeterminato per smantellare economia”

Giorgia Meloni ancora contro Roberto Speranza: “Mentre le altre Nazioni eliminano le restrizioni, Speranza ci annuncia già che il Green pass non verrà tolto dopo il 31 marzo”, scrive su Twitter. Ecco cosa aveva detto in realtà il ministro.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni torna ad attaccare il governo per le sue politiche anti contagio. La leader di Fratelli d'Italia punta il dito contro il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il Green Pass, spesso definito come uno "strumento punitivo e vessatorio" da abolire il prima possibile. Oggi la deputata romana è intervenuta su Twitter, scrivendo: "Mentre le altre Nazioni eliminano le restrizioni, Speranza ci annuncia già che il Green pass non verrà tolto dopo il 31 marzo. A questo punto ci dica chiaramente che il lasciapassare è uno strumento a tempo indeterminato, con il solo obiettivo di smantellare economia e socialità".

Il riferimento è ad alcune dichiarazioni rilasciate dal ministro Speranza in un'intervista pubblicata su Repubblica, in cui il titolare della Salute avvertiva sull'andamento dell'epidemia e sulla necessità di essere ancora prudenti, nonostante il miglioramento generale del quadro.

Speranza ha fatto il punto sul prossimo 31 marzo, giorno in cui scadrà lo stato di emergenza. Il governo, curva dei contagi permettendo, non avrebbe alcuna intenzione di prorogarlo. "Se la tendenza di riduzione della curva continua, lavoreremo nelle prossime settimane per superare lo stato d'emergenza. Ma il Covid non prende l'aereo e va via il 31 marzo. Possiamo decidere formalmente di superare l'emergenza, penso che ci possano essere le condizioni per farlo, ma alcune cose dovremo conservarle", ha detto il ministro.

Questo a significare che nonostante possa venire meno il provvedimento del governo, chiaramente il virus (come abbiamo visto già più volte nel corso degli ultimi due anni) rimane imprevedibile e l'emergenza non è finita. Vista l'alta percentuale di vaccinati nel nostro Paese non saranno più necessarie le chiusure, ma bisogna rimanere cauti.  Non sappiamo ancora inoltre quale sarà il destino della campagna vaccinale, se servirà un richiamo annuale o se ci sarà una quarta dose. La struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo, quindi, è probabile che debba rimanere in qualche modo in piedi oltre la scadenza dello stato di emergenza.

Per quanto riguarda il Green Pass, ciò che Speranza ha detto è che "è stato ed è un pezzo fondamentale della nostra strategia". Misure di questo tipo, così come quelle sulla mascherina al chiuso "devono avere una temporaneità, ma dire ora, con sessantamila casi al giorno, che l'impalcatura va smantellata, beh, penso sia un errore". E ancora: "Non riesco a vedere un momento X in cui il virus non esiste più e cancelliamo insieme tutti gli strumenti". In altre parole, è ancora presto per decidere quando potranno venire meno tutte le misure anti contagio: la fine dello stato di emergenza non vuol dire che non ci si possa più contagiare e che non sia più necessario essere prudenti.

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