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Meloni al Senato verso il Consiglio Ue: “In Russia elezioni farsa, ricordiamo sacrificio di Navalny”

Giorgia Meloni ha parlato al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo del 21 e 22 marzo. Nel farlo ha preso posizione sulle elezioni avvenute in Russia, che ha definito una “farsa”. Meloni non ha citato il presidente russo Putin, ma ha ricordato il “sacrificio per la libertà” del dissidente Alexey Navalny.
A cura di Luca Pons
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"Condanniamo lo svolgimento di elezioni farsa in territorio ucraino e le vicende che hanno portato alla morte in carcere di Alexey Navalny, il cui sacrificio per la libertà non sarà dimenticato". Con queste parole, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso posizione ufficialmente sulla rielezione di Vladimir Putin avvenuta domenica. Una posizione ben lontana da quella del suo vice Matteo Salvini, che non era presente in Aula (a quanto risulta, per impegni in ufficio al ministero dei Trasporti). Meloni è intervenuta in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 21-22 marzo, e ha fatto il punto della situazione su diversi temi.

Ucraina, l'attacco a Conte sui fondi per la Difesa

La premier ha parlato di Ucraina, e in particolare ha commentato "la proposta della Francia di un possibile intervento diretto di truppe di nazioni dell'Unione europea in Ucraina. La nostra posizione non è favorevole in alcun modo a questa ipotesi, che consideriamo foriera di un'escalation pericolosa da evitare invece a ogni costo. Spero che questo Parlamento sia compatto nel rispondere su questo punto". In più, l'accordo decennale sulla sicurezza stretto con Kiev "non significa l'impegno a fornire armi per i prossimi dieci anni, ma un'intesa multidimensionale".

Meloni ha parlato della spesa pubblica in ambito militare: "Occorre smettere di essere ipocriti. Spendere in difesa significa investire nella propria autonomia, nella propria capacità di contare e decidere". Bisognerà quindi capire quali risorse servono anche all'Ue "per fare un salto di qualità, l'Italia è pronta a promuovere anche soluzioni innovative per recuperare i finanziamenti necessari". Poi ha aggiunto, attaccando Giuseppe Conte e il superbonus edilizio: "La libertà ha un costo, la sovranità ha un costo, non credete a chi vi dice che tutto può esservi concesso gratuitamente. Il risultato spesso, come si è visto, è che si paga molto di più".

Parlando in replica, Meloni ha criticato anche il Pd, che in passato si è astenuto di fronte alla richiesta di invio di armi all'Ucraina: "Su certi temi non si fa campagna elettorale". E ha risposto all'accusa che la maggioranza non sia unita a causa delle posizioni di Salvini: "L'unica cosa che conta è la linea che una maggioranza vota in Parlamento e che un governo sostiene all'estero. Su questo il nostro governo è sempre stato compatto nell'ultimo anno e mezzo".

Israele, Meloni: "Ricordiamo che Hamas ha scatenato conflitto"

Su Israele e Palestina, invece, Meloni ha ribadito la "ferma condanna della brutale aggressione perpetrata da Hamas il 7 ottobre scorso, e la richiesta di liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza". Poi ha aggiunto: "Non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto, massacrando civili inermi: è stato Hamas, e lo ribadisco perché la reticenza che sempre più spesso si incontra a dirlo tradisce un antisemitismo latente ma dilagante che ci deve preoccupare tutti".

D'altra parte, ha detto la presidente del Consiglio, "il legittimo diritto all'autodifesa di Israele deve esercitarsi nei limiti del diritto umanitario e internazionale. Non possiamo restare insensibili di fronte all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza: vittime prima del cinismo di Gaza che li usa che scudi umani, e poi degli interventi militari israeliani. Siamo contrari a un'azione militare di terra da parte di Israele a Rafah, potrebbe avere conseguenze ancora più catastrofiche per i civili, e ribadiamo la necessità di consegnare gli aiuti umanitari anche per vie terrestri. Sosteniamo gli sforzi di mediazione di Usa, Egitto e Qatar, per un prolungato cessate il fuoco". Meloni ha anche "salutato con favore il cambio di leadership nell'Autorità nazionale palestinese".

Caso Regeni: "Non interrompiamo ricerca della verità"

La presidente del Consiglio ha parlato dell'Egitto e del nuovo accordo sui migranti, parlando della polemica sul caso Regeni: "L'Italia si è impegnata per esportare il modello Tunisia, che sta dando i suoi frutti: nei primi mesi dell'anno c'è stato un drastico calo degli arrivi sulla rotta del Mediterraneo centrale". Ma, "a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non abbiamo interrotto e non intendiamo interrompere la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia rispetto al quale il governo si è costituito parte civile".

Agricoltura: "Governo non ha aspettato i trattori per agire"

Il Consiglio Ue si occuperà anche di agricoltura: "Un settore troppo a lungo dimenticato. L'Italia non ha tagliato i sussidi per il gasolio, a questo governo non sono serviti i trattori per le strade per occuparsi della materia. Il nostro è stato il governo che più ha investito in agricoltura nella storia repubblicana: fino a 8 miliardi di euro, grazie alla riformulazione del Pnrr". Per quanto riguarda l'Irpef agricola, Meloni ha rivendicato il passo indietro fatto dal suo governo dopo le proteste dei trattori, ed è tornata ad attaccare la "visione ideologica della transizione ecologica".

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