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Guerra in Ucraina

Meloni a Kiev firma patto decennale di sicurezza con l’Ucraina: si attiverà in caso di futuri attacchi

Giorgia Meloni ha firmato un accordo sulla garanzia per la sicurezza dell’Ucraina che impegna l’Italia, per i prossimi dieci anni, alla collaborazione immediata e rafforzata in caso di futuri attacchi nei confronti di Kiev. L’annuncio è arrivato durante la visita della presidente del Consiglio in Ucraina per la riunione del G7.
A cura di Luca Pons
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"Abbiamo firmato l'accordo sulla garanzia per la sicurezza dell'Ucraina". Lo ha annunciato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a due anni dall'invasione della Russia, durante le dichiarazioni congiunte dopo un incontro bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.  Si tratta del "più completo e importante impegno che Italia abbia preso con un Paese non membro della Nato". Meloni si trova a Kiev perché qui si terrà il vertice del G7, il primo sotto la presidenza italiana. Ci saranno tutti i leader, con l'eccezione del francese Macron.

La cooperazione sarà sul piano industriale, economico, umanitario, e naturalmente anche militare: "Con la firma di oggi riaffermiamo che l'Italia continuerà ad assicurare il necessario sostegno alla libertà e all'indipendenza di una nazione aggredita". L'accordo, infatti, prevede la "collaborazione immediata e rafforzata nel caso di un futuro attacco nei confronti dell'Ucraina".

Meloni ha promosso il ruolo che l'Italia avrà "anche in materia di ricostruzione: lo faremo quest'anno, durante la presidenza del G7, e lo faremo nel 2025 quando ospiteremo la Ukraine recovery conference. Perché parlare di ricostruzione significa scommettere sulla vittoria dell'Ucraina, un futuro di pace e un futuro europeo. Le imprese italiane sono pronte a fare la loro parte".

Gli accordi di sicurezza, ha spiegato Meloni, sono "la migliore precondizione possibile per qualsiasi pace giusta e duratura. Anche in passato sono stati firmati accordi, ma poi sono stati violati. Se non c'è chi garantisce che quelli accordi vengano mantenuti, è inutile lavorare a una pace giusta". Anche il Canada, tra gli altri, ha firmato un accordo bilaterale con Kiev oggi.

La presidente del Consiglio ha insistito: "Continuiamo a sostenere l'Ucraina in quello che io ho sempre ritenuto il giusto diritto del suo popolo a difendersi. Questo presuppone necessariamente anche il sostegno militare, perché confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa come fanno alcuni strumentalmente è un approccio ipocrita che noi non condivideremo mai. Il messaggio a Zelensky e a tutto il popolo ucraino è che non sono soli". L'Ucraina sta combattendo "con tutta l'Europa, per tutta l'Europa, e vi saremo accanto per tutto il tempo necessario", ha aggiunto Meloni.

"Sono grato che la sicurezza dell'Ucraina continuerà a essere una priorità delle più grandi democrazie del G7", ha commentato invece il presidente Zelensky: "Dobbiamo fare di tutto affinché il 2024 diventi l'anno decisivo per ripristinare la sicurezza a lungo termine per l'Ucraina e per il mondo intero, perché l'invasione russa ha portato a cascata conseguenze nefaste e dobbiamo ripristinare questa stabilità insieme".

Nel corso dell'incontro con Zelensky, Meloni ha anche donato al premier ucraino la medaglia coniata dal Poligrafico e Zecca dello Stato per ricordare "Due anni di resistenza Ucraina”. Medaglie commemorative della stessa serie di quella consegnata a Zelensky sono in vendita al pubblico, attraverso la rete di Poste Italiane, per finanziare il  centro di riabilitazione ‘Unbroken Kids' dell'ospedale pediatrico St.Nicholas di Leopoli.

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