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Matteo Renzi dice che il Pd di Schlein perde pezzi ed è solo l’inizio

Il leader di Italia Viva torna a parlare del Partito Democratico nella sua ultima enews: “Il Pd di Elly Schlein perde pezzi. Dopo Marcucci, Fioroni, Chinnici, Borghi oggi è il turno di Cottarelli – scrive Renzi – Io dico che è solo l’inizio”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Renzi ne ha per tutti, come al solito. Il leader di Italia Viva, nella sua ultima enews, se la prende largamente con Meloni e il suo governo, per tutta una serie di ragioni. Ma all'ultimo giro di boa non riesce a trattenersi e sforna l'ennesima frecciata al suo ex partito, con un post scriptum al veleno: "Il Pd di Elly Schlein perde pezzi – scrive Renzi – Dopo Marcucci, Fioroni, Chinnici, Borghi oggi è il turno di Cottarelli. Per chi segue le nostre enews da tempo queste scelte non sono una sorpresa. Io dico che è solo l’inizio. Diamo tempo al tempo e il quadro politico di questo Paese cambierà profondamente".

Non è un segreto che il segretario di Italia Viva consideri avversari politici tanto i dem quanto la destra, anzi. Dalla scissione del 2019, e soprattutto dopo la caduta del governo Conte due, le critiche più feroci – vuoi anche per strategia politica – sono state rivolte più al Pd che alla coalizione di Meloni, Salvini e Berlusconi.

Tra i transfughi del Pd c'è Enrico Borghi, che nei giorni scorsi ha spiegato a Fanpage.it i motivi del suo passaggio a Italia Viva, ma non c'è Carlo Cottarelli, che invece ha deciso di lasciare il seggio da senatore perché eletto al proporzionale. L'economista, però, ha spiegato di essere stato a lungo corteggiato dai partiti del Terzo Polo. Insomma, per Renzi il Pd rappresenta ancora un bacino da cui attingere da qui a fine legislatura, nonostante lui neghi di fare "calciomercato".

Nel resto della enews, Renzi attacca nuovamente Giorgia Meloni sulla vicenda delle tasse sul lavoro: "Comunque la sintesi è – scrive il leader di Italia Viva – sulle tasse la Meloni ha chiacchierato molto e fatto qualcosina. Se farà di più saremo contenti per il Paese. Ma nel frattempo ci accontentiamo che dica la verità". Quanto alla sinistra: "La posizione filo patrimoniale e filo tasse di successione è nota. Questo significa che a destra abbiamo sovranisti che sognano una flat tax che non riescono a fare, a sinistra abbiamo massimalisti che richiedono più tasse".

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