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Maria Elena Boschi: “Perché nessuno si inginocchia per le donne afghane?”

L’esponente di Italia Viva polemizza con le “compagne” che a suo dire non starebbero mostrando indignazione per la condizione delle donne in Afghanistan dopo la riconquista talebana. E aggiunge: “È ripartito il campionato di calcio. Mi spiace che nessuno abbia proposto di inginocchiarsi anche per le ragazze afghane”.
A cura di Redazione
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Era piuttosto prevedibile che la riconquista talebana dell’Afghanistan diventasse materia di scontro politico anche in Italia, dove al governo vi sono partiti con posizioni storicamente distanti in politica estera. Dopo le polemiche sul ruolo italiano nella gestione della guerra in Afghanistan, ora è il turno della resa dei conti interna alla maggioranza, in particolare dopo le dichiarazioni dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, giudicate da alcuni troppo “morbide” nei confronti dei talebani. Sul punto oggi è intervenuta l’ex ministra ed esponente di primo piano di Italia Viva Maria Elena Boschi, che ha concesso una lunga intervista al Giornale.

“Ho criticato Di Maio in spiaggia e sono stata la prima a chiedere che lasciasse il mare pugliese per riferire in Parlamento. Ma devo dire che Conte ha fatto peggio, decisamente peggio”, attacca Boschi, ricordando che “anche quando eravamo al governo noi i grillini volevano dialogare con gli estremisti, allora era l'Isis. […] Ma Conte ormai è il passato di questo Paese, fortunatamente”. Nella sua lettura, però, sta mancando anche la mobilitazione dell’opinione pubblica, che non avrebbe compreso appieno quanto sta accadendo in Afghanistan con il ritorno al potere dei talebani. Nello specifico, Boschi si riferisce a non meglio specificate "compagne" (Il Giornale ci titola), che non starebbero facendo abbastanza per manifestare la loro distanza dalle pratiche dei talebani e la loro indignazione per la condizione femminile: “Vorrei che le tante amiche e compagne di mille battaglie si facessero sentire. Ciò che sta accadendo alle ragazze di Kabul ci riguarda non solo perché rischiamo l'esplosione dell'immigrazione e soprattutto nuovi attentati terroristici. Ci riguarda come donne, come esseri umani, come cittadini del mondo”. E lancia una proposta: “È ripartito il campionato di calcio. Mi spiace che nessuno abbia proposto di inginocchiarsi anche per le ragazze afghane. Una volta che si sceglie la strada di un gesto simbolico così forte come quello di inginocchiarsi, diventa difficile non pensare di farlo anche per quello che sta accadendo alle donne in Afghanistan”.

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