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Manovra 2024

Manovra, le aziende saranno obbligate a fare un’assicurazione contro le calamità naturali

Come emerge dalla bozza della manovra, dal 2025 le aziende saranno obbligate ad avere un’assicurazione contro le calamità naturali e gli eventi catastrofali. Nel caso in cui un’impresa non lo facesse, riceverebbe una sanzione amministrativa e potrebbe essere esclusa dagli aiuti statali.
A cura di Andrea Miniutti
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Dal 2025 sarà obbligatorio per le aziende avere un'assicurazione contro le calamità naturali: è quanto previsto dalla prima bozza della legge di bilancio che ha iniziato a circolare questa mattina. Si tratta della principale misura in materia di assicurazioni contenuta all'interno della manovra.

All'articolo 24 si legge che "le imprese, con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all'estero con una stabile organizzazione in Italia" hanno l'obbligo di stipulare "entro il 31 dicembre 2024 contratti assicurativi a copertura dei danni alle immobilizzazioni materiali direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale". Quindi, la copertura assicurativa servirebbe ad avere delle garanzie economiche nel caso ci siano eventi tragici come "i sismi, le alluvioni, le eruzioni vulcaniche, i fenomeni di bradisismo, le frane, le inondazioni e le esondazioni".

Nel caso in cui un'azienda non adempisse all'obbligo, l'impresa riceverebbe una sanzione amministrativa dall'Ivass – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – che va da 200mila a un milione di euro e potrebbe essere esclusa dagli aiuti statali: infatti, viene sottolineato che l'assenza di una copertura assicurativa sarà tenuta in considerazione "nell'assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere sul bilancio dello Stato, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali".

Secondo quanto si legge, l'assicurazione può essere stipulata in più modalità:

Le imprese di assicurazione possono offrire tale copertura sia assumendo direttamente l'intero rischio sia in coassicurazione sia in forma consortile mediante una pluralità di imprese. In tale ultimo caso il consorzio deve essere registrato presso la Consap Spa e approvato dall'Ivass che ne valuta la stabilità.

Gli eventuali scoperti di questi contratti non possono superare il 10% o il 15% (la percentuale non è ancora definitiva) del valore dei beni coperti dalla polizza, la quale deve prevedere dei premi proporzionali al rischio. In aiuto delle compagnie assicurative del mercato privato ci sarà la Sace, il gruppo assicurativo-finanziario direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La Sace avrà la garanzia "esplicita, incondizionata, irrevocabile" dello Stato e il suo compito sarà quello di offrire una copertura fino al 50% degli indennizzi, assicurando una dote di 5 miliardi all'anno per il 2024, il 2025 e il 2026.

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