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Boschi: “Ho fatto bene a lasciare il Pd, è un partito in cui non si possono esprimere idee”

Intervistata su La7 a “Non è l’arena” Maria Elena Boschi ha commentato le ultime vicende del panorama politico italiano. Dopo aver rivendicato la separazione dal PD, una scelta di cui l’ex ministra ha dichiarato di essere sempre più convinta, ha parlato anche della plastic tax e della scelta di andare al governo. Infine non è mancato un attacco a Matteo Salvini: “Credo che abbia sbagliato tutte le mosse”.
A cura di Francesco Di Blasi
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Dopo un periodo di assenza dal piccolo schermo, Maria Elena Boschi torna in televisione ospite di Massimo Giletti a "Non è l'Arena" su La7. Tanti i temi toccati dall'ex ministra per le Riforme costituzionali che parla dell'uscita dal Partito Democratico e del nuovo partito Italia Viva, di cui è capogruppo alla Camera. "Se mi è dispiaciuto lasciare il PD? Sì, ma più passa il tempo più sono convinta di questa scelta perché era diventato un partito in cui era difficile esprimere e portare avanti le proprie idee, c’erano contrapposizioni e correnti interne che non ci hanno mai appassionato", ha detto l'ex ministra, che poi ha aggiunto: "Il Partito Democratico è diventato un partito in cui è difficile poter portare avanti le proprie idee senza essere accusati di voler creare fibrillazioni".

Rispondendo ad una battuta di Massimo Giletti che le chiedeva come mai non avesse vestito di blu, considerato il suo colore preferito, Maria Elena Boschi ha scherzato e colto l'occasione per parlare del simbolo del nuovo partito di cui fa parte: "Mi piace molto il blu acceso, ma si cambia no? Adesso abbiamo nuovi colori, nuovi come Italia Viva. Di questi colori mi piace molto il richiamo al rosa che un po' simboleggia la componente femminile molto forte del nostro partito, perché siamo i primi ad aver scelto di avere il 50% di donne e di uomini nei ruoli chiavi del partito". Continuando a parlare del simbolo del nuovo partito, Boschi ha commentato anche le modalità con cui è stato scelto: "È stato divertente che il nostro simbolo venisse scelto direttamente online con un voto diretto".

Maria Elena Boschi sulla plastic tax

Dopo aver evitato alcuni argomenti caldi che dividono la maggioranza di governo, come ad esempio Quota 100, Maria Elena Boschi ha voluto parlare degli obiettivi contenuti nella Legge di bilancio che considera raggiunti grazie al decisivo intervento di Italia Viva. "Abbiamo evitato che aumentasse l’Iva, il gasolio e le tasse sulla casa", ha detto, e ha poi rilanciato sul tema della plastic tax: "Crediamo che la tassa sulla plastica così come è formulata sia sbagliata, le faccio un esempio: l’aumento del costo della plastica per un euro al kg rischia di far chiudere l’ultima azienda di tetrapak che lavora in Emilia Romagna. Noi non diciamo solo no, diciamo di trovare delle soluzioni diverse,  diciamo che vogliamo dare una mano visto che siamo al governo insieme. Perché non aumentiamo la tassazione sui colossi del web, dove sta scritto che devono pagare solo il 3%? Perché non spostiamo il cuneo fiscale di qualche mese? Ridiscuterei anche il reddito di cittadinanza, non è normale che uno percepisca l’aiuto e poi vada a spacciare in Porsche come hanno scoperto. Noi però non faremo l’assalto alla diligenza – ha rassicurato l'ex ministra – Vogliamo migliorare la Legge di bilancio, ci serve qualche settimana”.

Maria Elena Boschi e la critica a Matteo Salvini

Incalzata da Giletti che con ironia sosteneva che fosse tornata al Governo grazie a Matteo Salvini, Boschi ha risposto duramente: "Io credo che Salvini abbia sbagliato tutte le mosse, cercava di gestire un ministero importante come quello dell’Interno dal Papeete. Un conto è andare al mare il fine settimana, un conto è trasferire l’ufficio all’interno dello stabilimento balneare con il Parlamento aperto". La capogruppo di Italia Viva ha poi continuato, difendendo la scelta di creare un governo con il Movimento 5 Stelle: Nessuno poteva immaginare quella crisi con Salvini in delirio di onnipotenza e rispetto al voto c’era un rischio maggiore, quello che il paese andasse allo sbando con l’aumento dell’Iva e una campagna elettorale permanente".

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