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Luigi De Magistris, candidato sindaco di Napoli, faccia a faccia con blogger da tutta Italia

Un confronto via web tra il candidato sindaco di Napoli alle elezioni comunali 2011, Luigi De Magistris, e i blogger italiani: Dino Bortolotto, Alessandro Gilioli, Gianfranco Mascia, Claudio Messora, Daniele Martinelli, Carmine Gazzanni e Emilio Grimaldi.
A cura di Alessio Viscardi
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Una diretta streaming e un faccia a faccia tra il candidato sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e alcuni tra i più famosi blogger italiani: Dino Bortolotto (Assoprovider), Alessandro Gilioli (Piovono rane), Gianfranco Mascia, Claudio Messora (Byoblu), Daniele Martinelli, Carmine Gazzanni e Emilio Grimaldi. A moderare è proprio Gianfranco Mascia. Una delle prime questioni che vengono poste al candidato per le elezioni comunali di Napoli 2011 riguarda i suo ricorso all'immunità parlamentare in qualità di deputato nell'Europarlamento. La vicenda riguarda alcuni procedimenti civili in cui è coinvolto l'ex-pm di Catanzaro, che riguardano cause intentategli per calunnia e diffamazione. De Magistris precisa che per lui l'immunità parlamentare non è assoluta, ma per i cosiddetti “reati di opinione” è giusto per un politico invocarla (nessun riferimento invece alle contemporanee elezioni comunali Milano 2011).

Alessandro Gilioli incalza, chiedendo all'ex-magistrato se ritenesse opportuno ricorrere all'immunità parlamentare e addirittura querelare alcuni giornalisti per le cose scritte su di lui. Il magistrato ribadisce che i reati d'opinione non vanno perseguiti e che il suo procedimento civile va avanti lo stesso. Per il candidato sindaco di Napoli è nel caso di reati penali che non si può ricorrere all'immunità. Inoltre, dice di aver denunciato soltanto chi lo ha accusato di aver commesso reati.

Il blogger Emilio Grimaldi chiede a Luigi De Magistris perché si è candidato a Napoli per le elezioni amministrative e non a Catanzaro, dove anche si viene chiamati a rinnovare la giunta comunale. L'ex-magistrato afferma che la sua candidatura in Calabria non si è mai posta e che lui appoggia Salvatore Scalzo nella città dove ha vissuto per sette anni come pm. Anche a Napoli la sua scesa in campo era dubbia, ma si è decisa all'indomani del pasticciaccio delle primarie del centrosinistra – che avevano visto la vittoria con l'ombra di enormi brogli di Andrea Cozzolino, il delfino di Antonio Bassolino. Una forte sollecitazione dalla base ha spinto all'ex-pm di scendere in campo e metterci la faccia.

Claudio Messora, che pure si dice favorevole all'immunità per evitare che denunce e querele diventino l'arma per evitare che un politico compia il suo dovere, ma soltanto qualora non ci siano reati penali in ballo, chiede conto all'ex-magistrato del suo scontro con Beppe Grillo – che pure aveva appoggiato la sua candidatura alle elezioni europee del 2009 – e del suo “tradimento” al mandato ricevuto a Bruxelles. Secondo Luigi De Magistris, il suo lavoro all'Europarlamento è stato esemplare: ha prodotto tantissime interrogazioni parlamentari e provveduto a rafforzare la lotta alle frodi fiscali. Lasciare il lavoro in Europa si è reso necessario, a suo dire, per la grave “emergenza democratica” venutasi a creare a Napoli. Se riuscirà ad avere la meglio in queste elezioni, si dimetterà dal Parlamento Europeo, altrimenti continuerà il suo lavoro con abnegazione.

Carmine Gazzanni chiede delucidazioni sul perché il Pd non abbia appoggiato la candidatura di Luigi De Magistris a sindaco di Napoli. L'ex-magistrato si dice alternativo a Gianni Lettieri, che è espressione di Nicola Cosentino, ma anche a Mario Morcone, messo lì dalla casta di Antonio Bassolino. Si tratta del “partito unico della spesa pubblica” che negli ultimi venti anni ha prosciugato le finanze della città per appalti elargiti ad amici e parenti, facendo del lavoro un'arma elettorale invece che un diritto fondamentale.

Daniele Martinelli chiede al candidato sindaco come intende risolvere l'emergenza rifiuti, che negli ultimi giorni è diventata nuovamente drammatica proprio in concomitanza del voto. Luigi De Magistris sottolinea che le competenze non sono più del Comune da quando il Governo ha emanato una legge che affida la gestione dei rifiuti alla Provincia, presieduta da Luigi Cesaro – detto Giggino ‘a purpetta. L'ex-pm intende portare la raccolta differenziata al 70% nei primi sei mesi di mandato e eliminare i progetti per l'inceneritore di Ponticelli. Decurtare la tassa sui rifiuti (Tarsu) e offrire vantaggi fiscali a chi risparmia e ricicla, così De Magistris promette risparmio di denaro pubblico e l'esclusione delle ecomafie dalla gestione degli appalti. E niente auto blu per lui.

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