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Le Regioni in zona gialla da domani: chi cambia colore dalla prossima settimana

Da domani, lunedì 27 settembre, non ci saranno cambi di colore tra le Regioni. La Sicilia resta l’unica in zona gialla, anche se ormai ha i dati da zona bianca, ma deve mantenerli per tre settimane per tornare nella fascia più chiara. Intanto gli indicatori decisionali calano più o meno in tutta Italia.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Da lunedì 27 settembre non ci saranno cambiamenti nei colori delle Regioni. L'unica in zona gialla rimarrà la Sicilia, che ha lasciato la zona bianca ormai da un mese. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di venerdì ha confermato una buona tendenza praticamente in tutto il Paese. Calano sia i posti occupati in ospedale – terapia intensiva e area medica – che l'incidenza a livello nazionale, ovvero i casi di Covid. Insomma, la situazione è in netto miglioramento, ma per la Sicilia non è ancora tempo di zona bianca e per le altre Regioni la zona gialla sembra scongiurata, almeno per il momento. C'è chi è stato vicino al giallo nelle ultime settimane e ora, però, si sta gradualmente allontanando.

Chi rischia di passare in zona gialla dalla prossima settimana

Da domani i colori delle Regioni non cambieranno. Guardando i dati, però, si può riflettere su chi rischia in prospettiva di finire in zona gialla. La situazione è in miglioramento più o meno ovunque: per passare in zona gialla bisogna superare contemporaneamente il 10% di posti occupati in terapia intensiva, il 15% in area medica e i 50 casi ogni 100mila abitanti d'incidenza settimanale. La Calabria, ad esempio, dopo aver rischiato il giallo è tornata ampiamente sotto il livello di rischio per le rianimazioni, mentre sfora ancora gli altri due. Tra le altre Regioni, guardando i dati Agenas aggiornati ad oggi, le Marche e la Provincia di Bolzano hanno le terapie intensive al limite. Ecco i dati, considerando che il primo valore riguarda le terapie intensive, il secondo i ricoveri in area medica o non critica:

  • Abruzzo 2% – 4%
  • Basilicata 3% – 11%
  • Calabria 7% – 17%
  • Campania 3% – 8%
  • Emilia Romagna 5% – 5%
  • Friuli Venezia Giulia 5% – 4%
  • Lazio 6% – 6%
  • Liguria 3% – 4%
  • Lombardia 4% – 6%
  • Marche 10% – 6%
  • Molise 5% – 2%
  • Provincia di Bolzano 10% – 4%
  • Provincia di Trento 3% – 4%
  • Piemonte 4% – 3%
  • Puglia 4% – 6%
  • Sardegna 9% – 9%
  • Sicilia 9% – 14%
  • Toscana 9% – 6%
  • Umbria 2% – 6%
  • Valle d’Aosta 0% – 4%
  • Veneto 5% – 3%

Quando la Sicilia potrà tornare in zona bianca e perché

Osservando il dato della Sicilia è evidente che è già sotto la soglia della zona gialla. Venerdì scorso, dopo il monitoraggio dell'Iss, aveva un solo indicatore da zona bianca: le terapie intensive sotto la soglia dei dieci punti percentuali. Ora, secondo i dati aggiornati ad oggi, anche il valore dei ricoveri in area medica e sceso sotto la soglia della zona gialla. L'incidenza dovrebbe essere ancora sopra i 50 casi ogni 100mila abitanti, anche se di poco. Ma allora perché la Sicilia non diventerà zona bianca da domani? Perché bisognerà consolidare i dati, fanno sapere dal ministero della Salute. Per il ritorno in zona bianca è previsto un periodo di tre settimane con i valori, appunto, da zona bianca. Perciò, se la Sicilia manterrà i valori sotto la soglia, potrà tornare in bianco l'11 ottobre. Non è detto, però, che non arrivi l'ennesimo cambio di regole in corsa e riesca a tornare bianca già dal 4 ottobre.

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