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La vicepreside sui cori degli scolari per Renzi: “Nessuna manipolazione”

Parla la vicepreside della scuola di Siracusa in cui gli alunni hanno accolto Renzi con una sorta di marcetta celebrativa: “era l’adattamento – fatto dagli stessi bambini – di una canzoncina cantata sempre in occasione di qualche festeggiamento”. Si può anche credere alla spontaneità ma c’è qualcosa di sinistro e di stonato in quei piccoli, con grembiule e fiocco, che inneggiano al Capo del Governo.
A cura di Sabina Ambrogi
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Di ritorno dalla Tunisia Matteo Renzi, il 5 marzo, ha fatto tappa in un istituto scolastico di Siracusa intitolato al carabiniere Salvatore Raiti, vittima della mafia. La scuola ospita bambini dell'asilo, delle elementari e una piccola sezione di scuola media, che ha accolto e festeggiato il Presidente del Consiglio. Davvero sembrano poco congrue per una scuola primaria le immagini, diventate ormai virali e accompagnate da molta riprovazione, di bimbi disposti a semi cerchio, mentre invocano Mà-ttè-o! Mà-ttè- o! Un coretto di acclamazione, battendo le mani a ritmo, prima di lanciarsi nella canzoncina dal titolo «Clap and jump per Renzi» che ha destato più di una perplessità:

Chi ha scritto quella canzoncina?

Noi siamo un istituto a indirizzo musicale quella canzone era già nota ai bambini che hanno voluto riadattarla. Hanno fatto tutto loro – dice Catia De Marco insegnante di primaria e vice della dirigente scolastica Angela Cucinotta. Loro, vedono il presidente del consiglio nel mondo dei grandi, e che è una persona “famosa” e hanno voluto festeggiarla così. Ma quella canzone viene usata per molte occasioni per festeggiare qualcuno. Inoltre, abbiamo dedicato la giornata ai sogni e al futuro che vorrei. E con il tema “il mio sogno è” sono stati fatti tanti disegni, con le loro frasi, con cosa si aspettano dal Presidente del Consiglio. Era un modo per dare il benvenuto. Poi hanno fatto il girotondo, ci siamo presentati tutti, e alla fine si è presentato anche lui e ha spiegato chi è, e ha detto che domani ci potrebbe essere uno di loro l'importante che chi è al suo posto creda in quei valori.

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Una performance di benvenuto come quella, in una scuola, si presta a diverse interpretazioni: 

Ma non c'è stata nessuna forma di manipolazione! Il passaggio del Presidente del Consiglio è stato annunciato con un solo giorno di anticipo, non si poteva avere il tempo di prepararlo. Hanno lavorato tutti in modo spontaneo. Noi abbiamo detto che sarebbe arrivata una persona importante. Avevano delle magliette con delle scritte che richiamavano a valori in cui credono. Lavoriamo molto sul concetto di onestà e legalità. Poi, durante il dibattito hanno raccontato i loro sogni.

E delle polemiche di queste ore che dice?

Abbiamo lavorato con l'intenzione di far vivere ai bambini un'esperienza importante, un messaggio di apertura e di consapevolezza nei valori della società. Io stessa mi sono stupita di come hanno lavorato.

Il video degli alunni della scuola Raiti è stato postato prima di tutti da Grillo accompagnato dalle consuete didascalie di riprovazione e richiami al fascismo. Un punto di vista forse esagerato ma che contiene delle verità e un errore di prospettiva.

L'errore: ovviamente Matteo Renzi non può essere direttamente responsabile, né poteva sapere che ci sarebbe stata quel tipo di accoglienza, e in quei modi. La verità invece è peggiore. Quella scolaresca appare solo un triste segno dei tempi: dalle oscenità di “Meno Male che Silvio c'è”, ai riti celebrativi del capo senza distinzione né riflessione sul suo ruolo e sulla democrazia. In un tessuto culturale confuso e sbandato è facile che anche per un insegnante Renzi sia “la persona da festeggiare”. Senza porsi il problema che se canti la canzoncina al bidello che va in pensione è una cosa, ma se la canti al Presidente del Consiglio, assume connotati ben diversi. E peccato: poteva essere uno spunto di riflessione sulla democrazia spiegata ai bambini.

Inoltre, anche peggio, se si gira la telecamera dal coro, accanto a Renzi, appare un vescovo. Un'immagine medievale il sovrano e il religioso. Ma quando diventeranno laiche le nostre scuole pubbliche? E da Palazzo Chigi anziché sottolineare elegantemente l'estraneità del Presidente del Consiglio a quel tipo di accoglienza, hanno postato, sul canale youtube della Presidenza del Consiglio, il coretto dei bambini, compresi i piccolissimi che cantavano versi di Fratelli d'Italia. Cantato non con lui, ma a lui. In alto lo striscione “Benvenuto Presidente”.

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Autrice televisiva, saggista, traduttrice. In Italia, oltre a Fanpage.it, collabora con Espresso.it. e Micromega.it. In Francia, per il portale francese Rue89.com e TV5 Monde. Esperta di media, comunicazione politica e rappresentazione di genere all'interno dei media, è stata consigliera di comunicazione di Emma Bonino quando era ministra delle politiche comunitarie. In particolare, per Red Tv ha ideato, scritto e condotto “Women in Red” 13 puntate sulle donne nei media. Per Donzelli editore ha pubblicato il saggio “Mamma” e per Rizzoli ha curato le voci della canzone napoletana per Il Grande Dizionario della canzone italiana. E' una delle autrici del programma tv "Splendor suoni e visioni" su Iris- Mediaset.
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