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La ricetta di Formigoni contro gli sprechi: “Aboliamo le regioni”

La proposta del Governatore della Lombardia: «Creiamo tre macroaree: Nord, Centro e Sud. Regioni più grandi significano risparmi».
A cura di Biagio Chiariello
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I tagli già promossi, non bastano. Tagliamo il numero delle regioni e creiamone tre "macro"per ridurre le spese delle autonomie locali e riorganizzare il Paese. L'idea è venuta al presidente della Lombardia Roberto Formigoni che, nei giorni delle indagini inaugurate da diverse Procure italiane per scoprire eventuali illeciti nella gestione dei fondi dei gruppi politici consiliari, propone di portare il numero delle regioni dalle attuali 20 a solo tre: «Eliminarle perché sono troppe e troppo piccole. Ci vogliono meno regioni e regioni più grandi» ha detto il Governatore lombardo, intervenuto oggi al convegno Ripartiamo dal Nord per far crescere l'Italia della Fondazione «Liberamente», promossa da esponenti Pdl come Mariastella Gelmini e Franco Frattini. Non è la prima volta che Formigoni parla del progetto di una macroregione del nord che servirà «per dare più fiato alle famiglie, alle imprese e all'economia. La mia è stata un'idea accettata dal Pdl e della quale sto discutendo con la Lega. Dopodiché voglio parlarne anche con gli altri governatori regionali». E rilancia:

Una regione per il Nord, una per il Centro e una per il Sud. È una proposta che lancio con grande energia e mi auguro possa andare a regime in tempi brevi. Le Regioni faranno saltare 331 posti di consiglieri regionali su un totale di 1.111, pari a una riduzione del 30% dei posti attuali. Anche il Parlamento segua il nostro esempio: è ora di dimezzare il numero dei deputati e dei senatori».

E sull'eventualità che una volta creata la futura macroregione del Nord lui ne diventi ‘macropresidente', Formigoni – indagato per corruzione a seguito dello scandalo delle regalie ottenuti dai faccendieri e fornitori della Regione – mette le mani avanti: «Io faccio il presidente della Lombardia fino al 2015». E sempre a proposito di scandali e regioni, parlando delle visite che la Guardia di Finanza ha fatto in questi giorni nelle sedi dei consigli regionali di Campania, Piemonte ed Emilia-Romagna, il numero uno del Pirellone si è limitato a rispondere che «al momento sono solo indagini conoscitive, è presto per parlare di scandali. Sono indagini legittime, vedremo come andranno e se ci saranno novità le commenteremo». Indagini anche in Lombardia? Impossibile per Formigoni: «Le spese dei gruppi sono regolamentate e devono essere rendicontate da tempo».

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