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La proposta delle Regioni sulle restrizioni solo ai non vaccinati, chi è d’accordo nel governo

La proposta delle Regioni è chiara: nel caso in cui si dovessero introdurre nuovamente restrizioni anti Covid, queste dovrebbero valere solo per i non vaccinati. Ma cosa ne pensano gli esponenti del governo?
A cura di Annalisa Girardi
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La richiesta delle Regioni è chiara: se ci si troverà a dover introdurre restrizioni per i non vaccinati, queste dovrebbero valere solo per chi non si è vaccinato contro il Covid. Al contrario, chi ha completato il ciclo vaccinale e si è immunizzato dovrebbe poter proseguire normalmente con tutte le attività quotidiane, dal lavoro allo svago. Il governatore ligure Giovanni Toti ha annunciato che la conferenza delle Regioni chiederà urgentemente un incontro con il governo per discutere della proposta. Ma cosa pensano gli esponenti dell'esecutivo del cosiddetto modello austriaco, avanzato anche dalle Regioni?

Se la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, non si sbilancia e, sottolinenando che la situazione in Italia sia nettamente migliore rispetto ad altri Paesi europei, afferma: "Il governo sta monitorando in modo rigoroso i numeri e al momento non ci sono nuove restrizioni in vista". Però ammette: "Se la situazione dovesse peggiorare nelle prossime settimane o nei prossimi mesi, credo che dovremmo tenere in seria considerazione – come abbiamo sempre fatto – le istanze delle Regioni".

Altri membri del governo sono però decisamente più espliciti. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ad esempio afferma su Radio1: "Qualora ci dovesse essere il cambio di un colore, e qualche Regione dovesse diventare arancione, dato che questo colore prevede anche misure come la chiusura dei ristoranti alla sera, credo che tutto sommato vada valutato tenere aperte attività solo per chi si è vaccinato. Non possiamo permettere che una minoranza in qualche modo ostacoli il percorso di tutto il Paese".

Non è l'unico a spalleggiare la proposta delle Regioni da dentro Palazzo Chigi. Anche il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a Porta a Porta lo dice chiaramente: "Essere più drastici ancora serve per aprire, altrimenti si finisce nel lockdown. Il governo continua nella sua linea del rigore ed è aperto se ci sono altre forme di responsabilità e rigore. Aperti ai suggerimenti delle Regioni che le restrizioni del cromatismo si applichino solo ai non vaccinati. Il che è perfettamente plausibile, io sono d'accordo".

Della stessa opinione anche Dario Franceschini, ministro della Cultura, che al di là dei colori delle Regioni sottolinea come ci dovrebbe essere una stretta generale delle regole per chi non si ha vaccinato. Come? Concedendo il Green Pass solo tramite il vaccino: "Personalmente credo che l’andamento dei contagi debba spingerci a misure rigorose, credo che sia giusto differenziare il Green pass tra chi è vaccinato e chi no", ha detto.

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