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Il centrodestra vuole ripristinare la festività nella Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate

Oggi si discute alla Camera dei deputati una mozione per ripristinare la festività nazionale il 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il 4 novembre è la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, che ormai da anni non è più nella lista delle festività nazionali. Almeno per ora. Da tempo il centrodestra porta avanti la proposta di ripristinarla e alla Camera dei deputati si discuterà nel pomeriggio una mozione – a prima firma Biancofiore di Coraggio Italia – che impegna il governo a procedere in tal senso. Dal 1919, quando è stata istituita, la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate è stata festa nazionale, sopravvivendo anche al periodo fascista. Poi, nel 1976 è stata eliminata dalla lista delle festività per recuperare una giornata lavorativa. Per un periodo la ricorrenza si è tenuta la prima domenica di novembre, poi è tornata a essere il 4 novembre, ma senza più la festività nazionale.

In ogni caso ogni anno si tengono le celebrazioni, che prevedono il volo a Roma delle Frecce tricolori e la deposizione – da parte del Presidente della Repubblica – di una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto. Il centrodestra da tempo è particolarmente attento a questa ricorrenza. Nell'ultima legge di Bilancio, ad esempio, è passato un emendamento del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che autorizza 300mila euro di spesa per il 2022 per "favorire la conoscenza degli eventi che portarono la salma del Milite ignoto a Roma e di preservarne la memoria in favore delle future generazioni" e "per la prosecuzione del viaggio del Treno della memoria attraverso un itinerario che raggiunga almeno tutti i capoluoghi di regione e le maggiori città italiane non coinvolte nel percorso storico del 1921 e che simboleggi l'Unità nazionale".

Il comma della legge di Bilancio è stato richiamato anche da un'altra mozione in discussione alla Camera: quella a prima firma della forzista Maria Tripodi, che sostanzialmente chiede – più o meno allo stesso modo – di ripristinare la festa nazionale del 4 novembre. La discussione è cominciata, in questo caso, ieri: "Ripristinare la festa del 4 novembre significa onorare degnamente tutti i nostri militari impegnati in Italia e nell'ambito delle missioni internazionali a salvaguardia della pace e a difesa dei diritti umani e a sostegno dei più deboli – ha commentato ieri Tripodi – significa anche valorizzare la professionalità, l'abnegazione, il senso di solidarietà e di umanità con cui donne uomini delle nostre Forze Armate assolvono ai loro doveri nel rispetto del giuramento di fedeltà alla Repubblica e ai valori della Costituzione".

Sono molto simili le conclusioni delle due mozioni, quella a prima firma Tripodi e quella a prima firma Biancofiore. La prima, presentata da Forza Italia, impegna il governo "ad adottare iniziative normative volte a ripristinare la festività nazionale del 4 novembre per la celebrazione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate".

La seconda, presentata dai parlamentari di Coraggio Italia, impegna il governo "ad adottare iniziative normative volte a ripristinare la festività nazionale del 4 novembre per la celebrazione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, al fine di riconoscere in modo solenne il principio dell'unità della Repubblica e la memoria dei nostri connazionali sacrificatisi per la Patria, portando a compimento i valori del nostro Risorgimento, e di rendere, nella medesima giornata, un ringraziamento solenne ai caduti delle nostre Forze armate, in particolare durante la strage di Nassiriya del 2003, durante operazioni militari atte a garantire il mantenimento della stabilità e della pace a livello internazionale".

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