La ministra De Micheli: “La riapertura sarà uniforme nel Paese: regole uguali in tutta Italia”

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, commenta in diretta da Circo Massimo su Radio Capital la riapertura del Paese dopo la fine del lockdown: "Sarà uniforme su scala nazionale. Le regole saranno uguali su tutta Italia, ma se rileviamo che in aree di una Regione aumentano i contagi, la reazione dovrà essere territoriale", ha detto. Un punto sottolineato anche ieri in Parlamento dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nella sua informativa alla Camera e al Senato ha ribadito come la Fase 2 dovrà essere caratterizzata da un'impronta nazionale, pur considerando lo stato dell'emergenza coronavirus nei diversi territori.
De Micheli ha anche spiegato che misure intende prendere il governo in merito ai trasporti pubblici, una questione centrale nel programma per la riapertura. Infatti, con la ripresa dell'attività nelle fabbriche e negli uffici dal prossimo 4 maggio, moltissime persone torneranno a spostarsi con i mezzi pubblici. Le disposizioni di sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro verrebbero totalmente vanificate se non si riuscisse a mantenere le distanze anche in autobus o metropolitane. "Non è immaginabile che possa aumentare il numero di bus e metropolitane improvvisamente, sono strumenti che vanno ordinati e costruiti, ma aumenteranno le frequenze. Per evitare gli orari di punta, però, vanno modificati gli orari di lavoro", ha commentato la ministra.
Per poi precisare: "Sui mezzi pubblici applicheremo il protocollo che abbiamo firmato a metà marzo, che prevede distanziamento, mascherine, liquidi per igienizzarsi, e un riempimento non al 100%". La ministra dem ha anche annunciato la semplificazione delle procedure sugli appalti, anche se, sottolinea, "il tempo i perde nella fase precedente l'appalto". Ad ogni modo, "sindacati e costruttori sono contrari alla sospensione del codice degli appalti". De Micheli quindi conclude: "Senza regole non è possibile buone opere e anche con troppe regole".
Infine la ministra interviene sul tema caldo del momento, il Meccanismo europeo di stabilità: "Senza condizionalità, prenderei i 37 miliardi del Mes. Ieri tutti i gruppi, a parte credo la Lega, hanno ricordato che senza condizionalità quei soldi dobbiamo prenderli". E conclude sull'ipotesi di un governo di unità nazionale: "Stiamo prendendo decisioni politiche, che arrivano da un'idea di società. Servono governi politici, non di unità nazionale".