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La Banca Mondiale promette 25 miliardi di dollari all’anno per contrastare il cambiamento climatico

Ogni anno 25 miliardi di dollari per contrastare il cambiamento climatico. È quanto annunciato alla Cop26 dalla Banca Mondiale da qui al 2025 nel Climate Action Plan, il piano dedicato all’agricoltura e al settore alimentare. Appena una settimana fa Mario Draghi aveva chiesto alla Banca Mondiale di fare di più per la tutela dell’ambiente.
A cura di Annalisa Girardi
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La Banca Mondiale ha promesso che stanzierà 25 miliardi di dollari all'anno per contrastare il cambiamento climatico. Lo farà almeno fino al 2025 secondo il Climate Action Plan, il piano dedicato all'agricoltura e al settore alimentare, come annunciato durante la Cop26 di Glasgow. Appena una settimana fa, il 1° novembre, il presidente del Consiglio Mario Draghi, aveva chiesto alla Banca Mondiale di fare di più nella lotta per la tutela dell'ambiente.

"Vorrei davvero invitare tutte le banche multilaterali di sviluppo e la Banca Mondiale ad impegnarsi seriamente nella condivisione dei rischi con il settore privato. Suggerisco di creare qui, durante questa Cop26, una task force che predisponga un progetto in tal senso", aveva detto Draghi. Ora la Banca Mondiale sembrerebbe aver risposto all'appello annunciando di voler stanziare 25 miliardi all'anno per il clima.

Al tempo stesso non si fermano le proteste. Ieri, in occasione della Giornata globale per la giustizia climatica migliaia e migliaia di persone (secondo gli organizzatori almeno centomila) hanno manifestato per tutto il pomeriggio sotto la pioggia. Presente anche Greta Thunberg insieme ai ragazzi e le ragazze di Fridays for Future. Dal corteo si sono chieste azioni concrete ai leader mondiali.

"Io rifiuto questa ipocrisia del bla bla bla. Tutti stanno lavorando sulla transizione ecologica, ma ci sono delle regole, c'è una democrazia che stabilisce chi sono i rappresentanti. Io trovo quasi eversivo dire che le persone che stanno lavorando su queste cose non rappresentano nessuno. I leader sono stati eletti e rappresentano paesi. La protesta deve spingerci a fare di più, ma la protesta deve diventare proposta. Altrimenti diventa parte del problema", ha commentato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ospite della trasmissione Mezz'Ora in Più.

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