1.321 CONDIVISIONI

Juncker: “Ministri italiani sono bugiardi”. Di Maio: “Non alimenterò tensioni con l’Ue”

Il presidente Juncker ha lanciato accuse pesanti: “Ho constatato sul posto che sono molti gli italiani che pensano che l’Europa non faccia abbastanza per aiutare l’Italia, perché alcuni ministri italiani sono bugiardi”. Di Maio risponde: “Non ho capito cosa volesse dire Juncker, ma non ho intenzione di alimentare tensioni con la Commissione Ue. Questo è un momento delicato per tutta l’Europa. Noi con l’esportazione del made in Italy usciamo dalla crisi”
A cura di Annalisa Cangemi
1.321 CONDIVISIONI
Immagine

"Alcuni ministri italiani sono bugiardi quando non rivelano i fondi europei dati all'Italia", è l'accusa lanciata dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, secondo quanto riporta la radio Euranet plus in un tweet postato sul suo account."Sono stato in Italia negli ultimi due giorni – ha proseguito Juncker – e ho constatato sul posto che sono molti gli italiani che pensano che l'Europa non faccia abbastanza per aiutare l'Italia, cosa che mi dispiace".

Il presidente della commissione europea ha quindi fornito una serie di dati: "Bisogna sapere – ha detto a radio Euranet plus – che da quando ci sono io abbiamo dato 130 miliardi all'Italia: con il piano Juncker 63,3 miliardi, fondi strutturali per rinvigorire l'economia italiana per più di 44 miliardi. In tutto il sostegno europeo all'Italia è di 130 miliardi. Esiste un solo italiano che lo sappia? No, perché un certo numero di ministri italiani dice esattamente il contrario, sono dei bugiardi, dei bugiardi". 

Luigi Di Maio ha replicato a ‘Di Martedì', ospite di Giovanni Floris: "Non ho capito cosa volesse dire Juncker, ma non ho intenzione di alimentare tensioni con la Commissione Ue. Questo è un momento delicato per tutta l'Europa. Si è fermata l'esportazione del made in Italy e per questo ho firmato per via della Seta. Anche la Germania, che è la locomotiva d'Europa, ha rallentato le esportazioni di automobili. Noi con l'esportazione del made in Italy usciamo dalla crisi. Con la legge di bilancio abbiamo pensato a mettere in sicurezza le persone più in difficoltà. Ora abbiamo fatto il reddito di cittadinanza e quota 100, ma non sono le uniche ricette per la crescita. Adesso dobbiamo pensare al ceto medio, con il salario minimo orario per tutti e con gli aiuti alle coppie che vogliono fare figli, e investire nell'export. Produciamo le cose più belle al mondo e dobbiamo essere i più forti del mondo nelle esportazioni. I provvedimenti che stiamo facendo – ha aggiunto – vanno nella direzione di assicurare a questo Paese la crescita che abbiamo promesso. Entro una settimana avremo il decreto crescita, che aiuterà concretamente gli imprenditori".

Sulle presunte tensioni con il ministro Tria ha detto: "Credo che Giovanni Tria debba stare tranquillo e debba continuare a fare il ministro. Poi io da capo politico del Movimento 5 stelle ho tutto il diritto di dire al Mef muovetevi a firmare il decreto che dà i soldi ai truffati delle banche. Non dico ‘stai sereno' perché non si dice…", ha aggiunto con una battuta.

1.321 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views