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Il piano del governo per cambiare i bonus sul caro bollette: cosa succederà ad aprile

Il governo Meloni si prepara a cambiare i bonus bollette a partire da aprile, quando scadranno tutte le misure previste dalla legge di Bilancio. Si va verso una formula di aiuti selettivi che premino chi consuma meno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Cosa succederà alle bollette da aprile? Gli italiani continuano a chiederselo mentre si registrano i primi cali significativi dei prezzi nel mese di gennaio, con l'incognita sempre dietro l'angolo. Perché il costo dell'energia resta alto rispetto al passato, per quanto più basso se confrontato al dato più recente. Gli oltre venti miliardi investiti dal governo Meloni nella legge di Bilancio – serviti a rinnovare le misure contro il caro energia già messe in campo dall'esecutivo precedente – basteranno solamente fino ad aprile. Poi c'è un territorio sconosciuto, senza sconti e bonus vari, che famiglie e imprese temono di affrontare.

Il governo, su questo punto, si sta già dando da fare. L'obiettivo è evitare l'effetto che si è verificato con la fine del taglio delle accise sulla benzina, con i rincari immediati e settimane di polemiche. I sostegni sulle bollette continueranno, ma saranno più selettivi. Il ministro Giorgetti ha parlato già più volte di un meccanismo che premi chi consuma meno. L'idea è dividere le utenze di luce e gas con due quote di consumo: una fissata ai prezzi pre-guerra in Ucraina, un'altra ai prezzi attuali di mercato. Si parla di un 70/80% per la prima e di un 20/30% per la seconda, ma sono valutazioni che il Tesoro sta facendo in corso d'opera.

Come funzionerebbe però il meccanismo? In sostanza l'obiettivo del governo – in linea con le aspettative europee – sarebbe quello di premiare chi consuma meno, come da Bruxelles chiedono da tempo, evitando gli aiuti a pioggia. Perciò verrebbe calcolato il consumo annuo di una famiglia o di un'impresa, stimandolo sull'anno precedente, e applicato un prezzo politico al 70/80% di quella quota di energia. Insomma, in questo modo chi consuma il 20/30% in meno rispetto a quanto fatto di solito continua a pagare i prezzi pre crisi energetica. L'eccedenza, invece, si paga a prezzo di mercato.

Il ministero dell'Economia è consapevole che si tratta di una partita fondamentale da giocare nelle prossime settimane, per trovare le risorse e limitare i danni che arriveranno quando scadranno tutti i quanti i bonus. Manca praticamente un mese e mezzo e il meccanismo è in via di perfezionamento. La speranza, ovviamente, è che il costo della materia prima continui a diminuire. Sarebbe l'aiuto migliore, che però non dipende dall'Italia.

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