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Il ministro Giorgetti spiega le nuove misure contro il caro bollette, cosa cambia dopo il 31 marzo

Intervenendo al Senato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha presentato le prossime misure di sostegno per le bollette di gas e luce. Restano il bonus sociale e i crediti d’imposta per le imprese, mentre gli oneri di sistema torneranno nelle fatture dell’elettricità.
A cura di Luca Pons
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Il 31 marzo scadranno i bonus e i vari sostegni a famiglie e imprese per quanto riguarda le bollette di gas e luce. Per questo, il 28 marzo il governo Meloni dovrebbe approvare un nuovo decreto Bollette. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato che il governo è "consapevole delle emergenze legate al costo dell'energia", nonostante il "calo dei prezzi registrato nelle ultime settimane", e ha anticipato alcune delle misure che ci saranno nel decreto.

I nuovi interventi contro il caro bollette, ha detto il ministro, dovranno "tenere conto delle risorse disponibili", e saranno rinnovate per durate diverse. La maggior parte saranno rinnovate solamente per i mesi di aprile, maggio e giugno 2023. Questo perché si aspetterà "il nuovo quadro economico fornito dal Documento di economia e finanza", ma anche alcune trattative sui tavoli europei, come quella "sul RePowerEu e sui negoziati con la Commissione europea riguardo al Pnrr".

Bonus sociale e crediti d'imposta fino a giugno, tornano gli oneri di sistema nelle bollette elettriche

La prima conferma è che "si riproporrà nel prossimo trimestre il bonus sociale". Fino a giugno 2023, quindi, le famiglie con un reddito fino a 15mila euro (una platea che il ministro ha stimato in 4,5 milioni di persone) potranno approfittare degli sconti in bolletta del bonus sociale.

Per quanto riguarda tutte le famiglie, a prescindere dal proprio reddito, dal 1 ottobre 2023 ("l'inizio dell'anno termico", ha spiegato Giorgetti) scatterà una nuova forma di compensazione per le spese di riscaldamento. Tutti i nuclei familiari riceveranno, "tramite la bolletta elettrica", un rimborso parziale per i soldi spesi nel riscaldamento. In questo caso, mancano ancora dei dettagli fondamentali: in quanto consisterà il rimborso, soprattutto.

L'Iva sul gas resterà ridotta al 5%, invece di tornare al 10% o al 22% a seconda del tipo di utente. Questo permetterà di tenere un freno sulle bollette. In più, il ministro ha annunciato che arriveranno "misure strutturali di sostegno alle imprese", ma nel frattempo "per il prossimo trimestre saranno confermati i crediti d'imposta". Anche qui non ci sono ancora numeri dettagliati sull'entità dei crediti e sul tipo di aziende che potranno averli, anche se Giorgetti ha specificato che "terranno conto delle variazioni di prezzo che si sono verificate nell'ultimo periodo". Potrebbe esserci un calo, quindi, rispetto alle cifre degli ultimi mesi.

Il ministro, invece, non ha parlato di quanto fatto emergere oggi da fonti governative sulle bollette elettriche: gli oneri di sistema torneranno in fattura, non saranno più azzerati come accaduto in precedenza. Almeno sul fronte dell'elettricità, quindi, da aprile in poi ci si può aspettare che i prezzi in bolletta aumentino.

Salari più alti quando aumenta l'inflazione, per Giorgetti è troppo rischioso: "Meglio interventi temporanei e mirati"

Nello stesso intervento in Senato, il ministro Giorgetti ha parlato anche delle misure che il governo intende intraprendere per contrastare l'aumento dei prezzi e l'inflazione. Il senatore di Sinistra italiana Tino Magni ha chiesto al ministro se il governo intendesse "introdurre un meccanismo per compensare automaticamente inflazione con l’aumento dei salari". Come avviene in alcuni contratti o con le pensioni, che aumentano ogni anno in base a quanto accelera l'inflazione, e quindi a quanto aumentano i prezzi, dato che "più di quattro senatori su dieci non sono riusciti a risparmiare nel 2022, e l’inflazione è stata ai livelli più alti dal 1985 mentre i salari sono rimasti praticamente stagnanti".

Giorgetti ha risposto che i dati attuali sull'economia italiana "evidenziano tendenze positive, tanto che le stime della scorsa Nadef", il documento sullo stato dell'economia compilato a novembre 2022, "potrebbero essere superate". Per quanto riguarda gli "elementi di instabilità degli ultimi mesi", questi hanno "finora colpito di più le famiglie più deboli, e il governo ha confermato l’impegno a tutelarle" proprio con le misure sul caro bollette, che aiutano "i settori più esposti dell’economia e le fasce più vulnerabili della popolazione".

Per quanto riguarda un aumento automatico degli stipendi al crescere dell'inflazione, però, il ministro ha detto di ritenere "rischioso" un meccanismo simile. Infatti, ha detto, potrebbe "generare una drammatica spirale tra prezzi e salari". Al contrario, il governo "cercherà politiche mirate e temporanee" per intervenire in sostegno delle famiglie più colpite dall'inflazione.

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