4.827 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il leghista Comencini a Pontida urla: “Mattarella mi fa schifo”. Indagato per vilipendio

L’onorevole aveva insultato il presidente della Repubblica Sergio Mattarrela durante il raduno a Pontida. “Mi fa schifo”, aveva detto. Il fascicolo d’indagine è stato inviato, per competenza, a Bergamo dal procuratore della repubblica di Verona.
A cura di Biagio Chiariello
4.827 CONDIVISIONI
Immagine

“Questo presidente della Repubblica, lo posso dire? Mi fa schifo … è un presidente che se ne frega del 34 per ceno degli italiani”. Parole pronunciate sul palco di Pontida per cui ora il deputato leghista Vito Comencini risulta indagato per vilipendio al Capo dello Stato. Dopo quella sparata, anche il leader del Carroccio aveva provato a rimediare: “Sono toni sbagliati – aveva detto in quell’occasioni Matteo Salvini – Sono convinto che si debba mantenere il rispetto, ma la maggioranza degli italiani si sente tradita e presa in giro”. Comencini da parte sua non ha mai chiesto concretamente scusa, in attesa di una reazione del Quirinale: “Se il presidente dirà di essersi sentito offeso o se qualcuno dimostrerà che l’ho insultato, sono disposto a chiedere scusa. Sono stati toni sbagliati ma ritengo legittimo di poter esercitare il mio diritto di critica. Non era mia intenzione insultare Mattarella”.

A segnalare Comencini, il giorno dopo le parole di Comencini, il 16 settembre, era stato Mao Valpiana, del Movimento Nonviolento. “Spero ora che il deputato Comencini rinunci all'immunità parlamentare (poiché le frasi incriminate le ha pronunciate come esponente politico della Lega e non come rappresentante del popolo) e che l'Aula si comporti di conseguenza. Comencini affronti il processo, poi il Giudice deciderà come applicare la Legge (che prevede la condanna da 1 a 5 anni). Personalmente ritengo di aver fatto il mio dovere, agendo nella legalità”, le parole di Valpiana

Ed ora è arrivato il provvedimento da parte del procuratore di Verona, Angela Barbaglio. Fascicolo inviato per competenza a Bergamo. “Io stessa ho provveduto ad aprire nei confronti del parlamentare un fascicolo per vilipendio al Presidente della Repubblica -annuncia il capo della Procura scaligera -. Si trattava di un atto dovuto a seguito di un esposto e ho già trasmesso per competenza territoriale gli atti dell’indagine ai colleghi della Procura di Bergamo. Starà a loro decidere come procedere”.

Ma cosa rischia Comencini? In base all’articolo 278 del codice penale “chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica è punito con la reclusione da 1 a 5 anni”. Deciderà la magistratura.

4.827 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views