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Il governo pensa ad anticipare la terza dose di vaccino anti Covid: le ipotesi sul tavolo

La cabina di regia che si riunirà domani per parlare della stretta alle restrizioni contro l’aumento dei contagi valuterà la possibilità di anticipare la terza dose di vaccino, al momento prevista a partire dal quinto mese dopo la somministrazione della seconda. Vediamo quali sono le ipotesi sul tavolo.
A cura di Annalisa Girardi
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Domani la cabina di regia deciderà che misure adottare per far fronte all'impennata della curva dei contagi e alla diffusione della variante Omicron: tra queste c'è anche la possibilità di anticipare la terza dose di vaccino, al momento prevista a partire dal quinto mese dopo la somministrazione della seconda. "Domani dalla cabina di regia usciranno delle indicazioni. Una novità potrebbe essere l'anticipo della terza dose. Sappiamo che a cinque mesi cala l'efficacia del vaccino, magari si potrà anticiparla o ci sarà la possibilità di prenotarla per alcune fasce d'età", ha commentato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Anche l'altro sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Costa, ha anticipato a Fapage.it che si tratta di un'ipotesi sul tavolo della cabina di regia: "Si valuterà l'ipotesi di anticipare da 5 a 4 mesi la tempistica per la terza dose", ha detto parlando della necessità di accelerare sulle somministrazioni dei booster.

Esattamente un mese fa il governo aveva deciso di ridurre il frangente temporale tra la seconda e la terza dose, stabilendo che il richiamo si potesse fare già a partire dal quinto mese e non più dal sesto, come previsto in precedenza. Evidenze scientifiche, infatti, sottolineavano che la protezione del vaccino iniziasse a calare (anche se in modo diverso per contagio e malattia grave) già dal quinto mese dopo il completamento del ciclo vaccinale. Con la terza dose, però, l'efficacia torna a livelli molto elevati: per questa ragione, vista la situazione epidemiologica attuale, il governo starebbe valutando la possibilità di anticiparla ancora.

"Adesso bisogna giocare d'anticipo sul virus, è giusta la decisione di anticipare la terza dose di vaccino a 4 mesi dalla seconda. Allacciamo le cinture di sicurezza: solo così potremo mettere in protezione noi stesse, la società e il sistema sanitario nazionale", ha commentato anche il professor Alberto Mantovani, immunologo e direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Milano. Un'altra misura allo studio del governo è quella di diminuire la durata del Green Pass, o come ha detto Mario Draghi oggi in conferenza stampa, di prevedere un tampone anche ai vaccinati nel momento in cui sappiamo diminuire la protezione del vaccino, quando la terza dose non è stata ancora fatta: "Nel Green Pass c'è un periodo in cui la protezione delle prime due dosi decresce e la terza dose non è ancora stata fatta. In quel periodo può essere utile un tampone. Questi gli argomenti di domani", ha detto il presidente del Consiglio.

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