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Alluvione Emilia Romagna 2023

Il governo ha esteso lo stato di emergenza per l’alluvione in altre zone d’Italia

Nel Consiglio dei ministri lampo convocato questa sera, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza anche in alcune zone colpite dall’alluvione nelle Marche e in Toscana.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Una riunione lampo di undici minuti in tutto, cominciata alle 19:20 e terminata alle 19:31. Tanto è durato il Consiglio dei ministri di questa sera, motivo per il quale Giorgia Meloni ha lasciato in tutta fretta l'Emilia Romagna, rispondendo rapidamente alle domande al punto stampa con la presidente della Commissione Ue Von der Leyen, che invece è rimasta a visitare le zone colpite dall'alluvione. La rapidissima riunione del governo è servita, secondo il comunicato ufficiale diffuso da Palazzo Chigi, a estendere lo stato di emergenza ad altri territori colpiti dall'alluvione e a ratificare alcuni accordi internazionali. Fino a stasera i comuni per cui era stata dichiarata l'emergenza erano esclusivamente in Emilia Romagna, ora, invece, la lista si allarga alle Marche e alla Toscana.

I comuni delle Marche in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza

Nel comunicato si legge che, su proposta del ministro Musumeci, è stata approvata la dichiarazione dello stato di emergenza "in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 16 maggio 2023". Questi sono i comuni interessati nelle Marche: Fano, Gabicce Mare, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro e Urbino della provincia di Pesaro e Urbino. Per questi comuni sono stati stanziati quattro milioni di euro per i primi interventi di soccorso.

Stato di emergenza anche in Toscana, le zone interessate

Nello stesso comunicato si legge che la dichiarazione dello stato di emergenza "in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 15 al 17 maggio 2023" è valida anche in alcuni comuni della Toscana: Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Serio e Londa della città metropolitana di Firenze. Anche in questo caso vengono stanziati quattro milioni di euro.

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