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Foti (FdI) difende La Russa: “Io non ho riserve per i figli gay, anche se mia figlia è normalissima”

Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, ha difeso Ignazio La Russa, presidente del Senato e suo compagno di partito, che ha detto che sarebbe “un dispiacere” avere un figlio gay. Foti, però, ci ha tenuto a precisare: “Io in casa ho una figlia che è normalissima”.
A cura di Luca Pons
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Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha "una riserva che io non avrei" nei confronti dei figli omosessuali, "anche se, devo dire, io in casa mia ho una figlia normalissima". Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, ha cercato con queste parole di difendere l'intervista rilasciata da La Russa a Belve, andata in onda ieri sera. Il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, ha detto che avere un figlio gay "sarebbe un dispiacere", come se "fosse milanista".

Foti, intervistato a Oggi è un altro giorno su Rai 1, ha risposto: "Io penso, molto semplicemente, che quando hai una vicenda di questo tipo in famiglia la si accoglie, né più né meno come si accolgono tante altre situazioni. Il presidente La Russa ha una riserva, io personalmente non avrei quella riserva, lo dico apertamente. Anche se devo dire, io in casa mia ho una figlia normalissima, ma però…".

A questo punto sono intervenuti gli altri ospiti in studio, protestando. Una delle presenti ha rimproverato Foti: "Bisogna pensare prima di parlare". Era ospite anche Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo ed esponente del Partito democratico, che ha subito replicato: "Anche gli omosessuali sono normali, eh".

Foti ha continuato il suo intervento: "No no ma volevo dire, se mi lasciate finire…. Ho detto ‘normalissima', come sarebbe normalissima se fosse in un caso diverso. Se mi lasciate finire…". Una spiegazione che non ha convinto i presenti. Oggi, lo stesso La Russa si è difeso: "Avrei dovuto dire: non ce l’ho, non lo so. Dovendo ipotizzare che sentimenti avrei avuto in quella situazione ho detto che da eterosessuale avrei provato un leggero dispiacere se non fosse stato simile a me. Come è stato per uno dei miei figli quando era del Milan e io dell’Inter. Ma certo non per questo gli avrei voluto meno bene. Avrei rispettato la sua identità".

Dalle opposizioni sono arrivate numerosissime le critiche a La Russa: Alessandro Zan, in un'intervista a Fanpage.it, ha definito "offensive" le parole del presidente del Senato, dicendo che mostrano "come la destra sia inadeguata e arretrata rispetto alla questione dei diritti", poiché "c'è una discriminazione di fondo nella cultura della destra italiana che non ha mai fatto i conti con la sua matrice post-fascista". Carlo Calenda, leader del Terzo polo, ha chiesto in un tweet a Giorgia Meloni: "Uno meno fascio non lo avevate?".

Anche Pina Picierno, rispondendo in studio a Foti, ha ribadito: "Sarebbe un dispiacere avere un padre omofobo. Se poi questo padre è la seconda carica dello Stato, allora è una sciagura". Il capogruppo di FdI, continuando a difendere il suo collega di partito, ha insistito: "Dire che La Russa è omofobo è fare un'affermazione al di fuori della realtà. Ha fatto una dichiarazione su una sua opinione, che è criticabile ma legittima. Avere una carica istituzionale non autorizza a essere ipocriti".

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