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Forza Nuova si scioglie: ora in un nuovo movimento con i gilet arancioni e i no mask

“Entriamo a far parte di un’unica grande squadra insieme ai gilet arancioni e all’universo no-mask. Forza nuova è il movimento della rivoluzione”: così Roberto Fiore, presidente di Forza Nuova, ha annunciato lo scioglimento del movimento di estrema destra e la formazione di Italia Libera con l’obiettivo di “vincere l’ostacolo della dittatura sanitaria”.
A cura di Annalisa Girardi
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Lo ha annunciato il presidente di Forza Nuova, Roberto Fiore. Il movimento di estrema destra si trasforma in Italia Libera, insieme ai gilet arancioni e ai no mask: "Entriamo a far parte di un'unica grande squadra insieme ai gilet arancioni e all'universo no-mask. Forza nuova è il movimento della rivoluzione", spiega Fiore. Aggiungendo che si lascerà spazio a una realtà più "grande e variegata" per "vincere l'ostacolo della dittatura sanitaria". Obiettivo per il quale Forza Nuova ha deciso di allearsi con i no mask e i negazionisti.

"Il governo rivoluzionario di Italia Libera si è costituito ed è pronto a prendere il posto di quello in carica, che opprime gli italiani tra dittatura sanitaria e una magistratura quanto più lontana dall'essere popolare", ha commentato l'avvocato Carlo Taormina, nominato "ministro della giustizia" del "governo di Liberazione Nazionale". Esecutivo di cui Fiore è stato nominato ministro degli Esteri. "Un'unica grande bandiera che supera quella del movimento di estrema destra e punta a imporsi per mezzo della volontà popolare contro le mascherine e i vaccini obbligatori, l'Unione Europea e l'Euro", ha aggiunto Taormina, spiegando che Italia Libera accoglie anche tutti gli insoddisfatti del Movimento Cinque Stelle, come lui stesso. Fiore da parte sua ha proseguito sottolineando come nell'ultimo periodo Forza Nuova sia stata "protagonista della lotta contro la dittatura sanitaria con azioni eclatanti, incisive e nelle ultime settimane con la protesta in tutta Italia".

Subito l'annuncio della nuova formazione ha innescato diverse reazioni e critiche, in particolare dall'Associazione nazionale partigiani. Il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo, infatti ha commentato: "È divertentissimo che a denunciare la dittatura sanitaria siano persone che inneggiano al ventennio fascista. Inizino a denunciare la vera dittatura che c'e stata nel nostro Paese, quella dal '22 al '44". Dal Partito democratico, Laura Boldrini, invece ha detto: "È cosa veramente offensiva, parlare di dittatura sanitaria vuol dire non rispettare la memoria dei morti. Mi sembrano persone sfaccendate che devono occupare il loro tempo, che vadano a fare volontariato".

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