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Festini con baby prostitute: chi è Luca Cavazza, il leghista che esalta Mussolini ora ai domiciliari

Ora è indagato per induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti. Luca Cavazza, candidato della Lega alle scorse elezioni regionali in Emilia Romagna, è al centro dell’indagine sui festini che si svolgevano in una villa di Bologna, dove si chiedevano prestazioni sessuali a ragazze minorenni in cambio di cocaina. Anni fa Cavazza era finito al centro delle polemiche per un post su Facebook in cui visitava la tomba di Mussolini, inneggiando al fascismo.
A cura di Annalisa Girardi
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Festini con minorenni in una villa della città metropolitana di Bologna, in cui si chiedevano prestazioni sessuali in cambio di droga. A finire al centro di un'indagine dei carabinieri, con le accuse di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti, è anche Luca Cavazza, candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni alle ultime elezioni regionali in Emilia-Romagna. Ventisette anni, l'uomo è ora ai domiciliari. Insieme ad altre cinque persone, è indagato per sfruttamento della prostituzione minorile, atti sessuali con minore e cessione di cocaina aggravata dalla minore età della vittima. Le indagini sono partite dopo che una donna ha trovato dei filmati nel cellulare della figlia, allora minorenne. Che poi, sentita dai militari, ha confermato tutto quanto: atti sessuali con uomini adulti, molto più vecchi di lei, nella villa di uno degli indagati in cambio di cocaina.

I nomi delle persone coinvolte nell'indagine sono molto noti in città. Tra questi anche Luca Cavazza, ex candidato della Lega alle regionali, agente immobiliare e molto conosciuto tra i tifosi della Virtus pallacanestro. Secondo il pm e il gip sarebbe stato proprio lui a reclutare le ragazze, giovanissime, per portarle nella villa a Pianoro, di proprietà di Davide Bacci, un imprenditore di 48 anni che ora si trova in carcere.

Cavazza ha una lunga storia di militanza politica nel centrodestra. Nel 2016, a soli 23 anni, fu il più giovane candidato per Forza Italia alle elezioni comunali. Fu anche coordinatore dei giovani per gli azzurri. All'epoca ci furono molte polemiche per un suo post condiviso su Facebook in cui visitava la tomba di Mussolini, a Predappio, inneggiando al fascismo.

"Tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato.  A noi!i", scriveva. Contattato dalla stampa bolognese, si era affrettato a commentare: "Non ti nego che per me Mussolini ha fatto delle cose buone, nel Ventennio. Ma quella era solo una visita in un luogo storico, ne ho approfittato in una giornata di cattivo tempo al mare. Io sono di centrodestra, non di estrema destra. È stata una goliardata finita lì, davvero nessuna apologia". Dopodiché il passaggio alla Lega e la candidatura alle ultime regionali a sostegno di Borgonzoni. Ma adesso le indagini proseguono e dalle perquisizioni che i militari stanno ultimando potrebbero emergere nuovi elementi. Bisognerà capire anche quanto ampio fosse il giro di ragazze coinvolte, se ci fosse una vera e propria rete o se si fosse trattato di episodi circoscritti.

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