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Festa della Repubblica, Mattarella: “Dare alle future generazioni un’Italia in pace”

Con l’omaggio del presidente Mattarella alla tomba del Milite Ignoto sono iniziate le celebrazioni per la Festa nazionale della Repubblica del 2 giugno. Parata militare con circa 4000 persone tra militari e civili.
A cura di Susanna Picone
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Ricorre oggi, 2 giugno, il 71esimo anniversario della Repubblica Italiana. Le manifestazioni per l’anniversario della fondazione della Repubblica, il cui motto è “Insieme per il paese”, sono iniziate alle 9.15 con l’alzabandiera solenne all’Altare della Patria e l’omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Milite Ignoto. Le Frecce Tricolori sorvolano l’area della cerimonia e un’enorme bandiera italiana viene stesa lungo il Colosseo. Imbandierati anche i palazzi della Difesa e quelli delle altre Istituzioni. Poco meno di 4000 persone tra militari e civili sfileranno alla parata militare in via dei Fori Imperiali insieme a 159 bandiere e stendardi, 14 bande, 51 cavalli, 22 cani e 79 veicoli, tra i quali i mezzi impiegati per l’emergenza terremoto. Alla fine della rassegna Andrea Bocelli, insieme al coro di voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, canterà l’Inno di Mameli.

Il messaggio di Sergio Mattarella per il 2 giugno

“Nel settantunesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana, rivolgo il mio saluto agli uomini e alle donne delle nostre Forze Armate e insieme a loro rendo omaggio ai tanti caduti lungo il difficile e sofferto cammino del nostro Paese verso la libertà e la democrazia”, così il Capo dello Stato Mattarella nel messaggio inviato al capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano. “I valori che ci hanno unito il 2 giugno del 1946 – ha sottolineato Mattarella – continuano a guidarci per realizzare lo stesso desiderio dei nostri padri: dare alle future generazioni un'Italia in pace, prospera e solidale, in grado di assolvere a un ruolo autorevole e propulsivo all'interno di quella comunità internazionale che abbiamo contribuito a edificare. Le difficoltà che stiamo affrontando, le minacce alla nostra sicurezza e al nostro benessere vanno sostenute con la limpida coscienza dei risultati raggiunti”.

In questo percorso, scrive ancora il presidente della Repubblica, “ci accompagna la consapevolezza che in un mondo sempre più interdipendente, non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di crisi e conflitti; non potrà esservi vero benessere se una parte dell'umanità sarà costretta a vivere nella miseria”. “Le Forze Armate con convinzione e pieno coinvolgimento – così ancora nel messaggio – assolvono a questo dovere e hanno contribuito, in questi ultimi decenni, a conseguire risultati straordinari. La loro professionalità, la loro abnegazione, il modo costruttivo e umano con cui hanno saputo interpretare i compiti quotidianamente svolti in Patria ed in tante regioni del mondo, non privi di rischi, sono alla base della stima e dell'affetto dai quali sono circondate”. “Ai soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, di ogni ordine e grado e in modo speciale a quanti in questo giorno di festa sono impegnati nei teatri operativi – è la conclusione del Presidente per la festa del 2 giugno -, giunga la gratitudine del popolo italiano e mia personale. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica!”.

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