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È ora di togliere la parola razza dalla Costituzione

La neo-senatrice a vita Liliana Segre propone di abolire la parola ‘razza’ dalla Costituzione: idea su cui sono d’accordo molti esponenti politici come Silvio Berlusconi, Roberto Fico e Matteo Renzi. Perché è giusto eliminare la parola razza dall’articolo 3 della Carta costituzionale.
A cura di Stefano Rizzuti
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Prima le parole di Attilio Fontana, candidato del centrodestra alla presidenza della regione Lombardia che ha definito la “razza bianca a rischio”, poi l’appello della neo-senatrice a vita Liliana Segre che ha chiesto di eliminare la parola “razza” dalla Costituzione. La presenza di questo termine nella Carta costituzionale è da giorni al centro del dibattito politico, soprattutto dopo le parole della Segre. Difatti molti esponenti di spicco delle principali forze politiche si sono detti d’accordo con l’idea di togliere la parola razza dalla Costituzione: da Berlusconi a Renzi, passando anche per il MoVimento 5 Stelle.

La parola razza in Costituzione

L’articolo 3 della Costituzione  recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. A spiegare la motivazione per cui questo termine è stato inserito nella Carta è stato Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale: “Si scrisse la parola razza perché essa venisse cancellata dalla vita della nuova democrazia italiana e proprio perché la menzione della razza nella Carta costituzionale ha il significato dell’ammonimento”, sulla base dell’idea di razza introdotta dai regimi fascista e nazista. Motivo per cui Grossi si dice contrario alla proposta di abolirla dalla Costituzione.

L’appello di Liliana Segre in realtà non è una novità assoluta: già nel maggio del 2016, per esempio, erano stati l’Associazione antropologica italiana (Aai) e l’Istituto italiano di antropologia (IsIta) a chiedere di eliminare ogni riferimento alla razza da tutti gli atti ufficiali della Repubblica sostenendo che le razze umane non esistono e che questo concetto è stato ampiamente superato.

Il concetto di razza umana per la scienza non esiste

A spiegare che il concetto di razza umana non ha valenza scientifica è l'Associazione genetica italiana (Agi):  “Il primo motivo per escludere che nell’uomo esistano razze biologiche è storico: dal Settecento in poi sono stati proposti decine di cataloghi razziali umani, comprendenti da 2 a 200 razze, e ognuno in conflitto con tutti gli altri. Che nessuno sappia dire quali e quante siano le razze umane dimostra che attraverso il concetto di razza non si riesce a comprendere la nostra diversità biologica”. “Il secondo motivo per escludere che nell’uomo esistano razze biologiche – spiegano ancora – è genetico. Lo studio dei genomi dimostra che ciascuno di noi condivide con qualunque sconosciuto, di qualunque continente, il 99,9% del suo Dna. Non basta: quell’1 per mille di differenze è distribuito in modo tale che ciascuna popolazione ospita in media l’88% della variabilità dell’intera specie umana. In altre parole, individui di popolazioni anche lontane sono a volte molto più simili dei nostri vicini di casa".

A spiegare questa tesi anche due professori dell’università della Pennsylvania che nel 2016 hanno spiegato perché il concetto di razza umana non esiste. Secondo i due ricercatori l’uso del concetto di razza non può essere preso in considerazione dal punto di vista scientifico: per dimostrarlo basterebbe pensare al fatto che esistono differenze genetiche profonde all’interno di gruppi con lo stesso colore della pelle.

L’appello di Liliana Segre

Liliana Segre, neo-senatrice a vita e testimone dell’Olocausto, ha parlato della necessità di eliminare la parola ‘razza’ dalla Costituzione in un’intervista rilasciata a la Repubblica dopo i fatti di Macerata: “Mi piacerebbe molto che scomparisse dalla Costituzione. Sono anche d’accordo con il presidente Grossi che ne ha contestualizzato l’uso, ma vedrà che la parola razza verrà cancellata dalla Carta. Sarebbe un ottimo segnale”.

Berlusconi, Renzi e Fico: tutti d’accordo

Il primo a raccogliere l’appello di Liliana Segre è stato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che durante una intervista ha risposto a una domanda sul tema dicendo che “è una cosa che credo sia bene fare”. Pur specificando che “non c’è un clima generale di odio in Italia, perché gli italiani non sono razzisti ma sono ospitali”.

D’accordo con lui anche il segretario del Pd Matteo Renzi che definisce l’idea come un “principio di buonsenso, ampiamente condivisibile. Chi ha studiato il dibattito in costituente ricorda le ragioni per cui allora si scelse di inserire la parola razza, ma ora siamo tutti orgogliosi della scelta di Mattarella di nominare senatrice a vita Segre: la sua intervista fa riflettere e la sua è una proposta di politica culturale. Vedremo se ci saranno le condizioni per realizzarla”.

Oggi invece è toccato all’esponente del MoVimento 5 Stelle Roberto Fico esprimere il suo parere sulla questione e dirsi favorevole “senza problemi” a togliere la parola razza dalla Costituzione: “Io conosco solo la razza umana, anzi la specie umana” afferma in un colloquio con La Stampa. Definendo quanto successo a Macerata “non solo razzismo, ma terrorismo, esattamente come l’Isis”.

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