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Droghe, Matteo Salvini: “Chiuderò tutti i negozi di cannabis, stop a Stato spacciatore”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è tornato a parlare della battaglia contro la diffusione delle droghe leggere da una conferenza a fianco del ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, e di alcuni rappresentanti di comunità attive in ambito di tossicodipendenza. “Chiuderò tutti i negozi di cannabis”, ha detto il leader del Carroccio.
A cura di Annalisa Girardi
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In foto: il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
In foto: il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

"Chiuderò uno a uno tutti i negozi di cannabis", ha affermato il ministro dell'Interno Matteo Salvini, durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, e i rappresentanti di alcune comunità terapeutiche attive in ambito di tossicodipendenze. "La droga, soprattutto nei confronti dei minori è un'emergenza nazionale devastante", ha proseguito il vice primo ministro, annunciando di aver dato disposizioni alle forze dell'ordine e agli agenti di pubblica sicurezza per procedere con controlli in tutti i "presunti negozi turistici di cannabis", con lo scopo di "sigillarli".

Il leader del Carroccio ha continuato definendo questi negozi come un "incentivo al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti", per poi annunciare che a fine mese arriverà una sentenza delle Sezioni unite della Cassazione in materia. "Ma io non aspetto i tempi della giustizia, come mi consiglia qualche collega ministro. Esercito i poteri del ministro dell'Interno. Dobbiamo usare tutto quanto è legalmente e democraticamente permesso per chiudere tutti questi luoghi di diseducazione di massa", ha continuato Salvini, sottolineando che si comporterà allo stesso modo anche per quanto riguarda le "feste delle canne". Il riferimento è all'Hemp Fest, il festival della cannabis che si è tenuto a Milano nei giorni scorsi.

"Lo Stato spacciatore non è lo Stato in cui faccio il ministro", ha proseguito Salvini: "Siamo contro ogni ipotesi di legalizzazione, distribuzione, sperimentazione, regolamentazione". Il vice primo ministro ha poi definito "inaccettabile l'idea che in Italia drogarsi sia lecito", spiegando che non è nei suoi interessi punire i consumatori, bensì la priorità è la galera per gli spacciatori. "Io reprimo i reati e non è ammissibile che nel mio Paese ci siano negozi che commettono reati a cielo aperto, ce n'è uno a cento metri da Palazzo Chigi", ha detto Salvini sottolineando la speranza che anche i suoi colleghi dell'esecutivo si trovino d'accordo con lui. "

Il ministro Grillo contraddice Salvini

Sulle dichiarazioni di Salvini interviene il ministro della Salute, Giulia Grillo, contraddicendo il ministro dell’Interno: “Non bisogna dare informazioni sbagliate, perché nei canapa shop non si vende droga. Se per caso come ministro dell'Interno è in possesso di informazioni che io non ho, e questo è pure possibile, chiaramente allora bisogna fare altro ordine di considerazioni”. Nel caso in cui si decida questa chiusura, “come ministro della Salute – riferisce la sua posizione Grillo – posso dire che andranno nel senso di una restrizione di vendita alle categorie vulnerabili, per il principio di precauzione. Il Consiglio superiore di sanità vecchio aveva dato indicazioni di tipo giuridico, che non spettano al Css ma all'Avvocatura dello Stato, a cui abbiamo chiesto il parere tempo addietro e che contemplerà tutti i ministeri, primo di tutti il ministero dello Sviluppo economico”.

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