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Dl Immigrazione, caos al Senato: D’Incà chiede la fiducia e la Lega occupa i banchi del Governo

In Senato stava per iniziare la discussione sul decreto Immigrazione quando è scoppiato il caos. D’Incà chiede la parola, accordata in un primo momento dal vicepresidente La Russa che poi chiede di aspettare, ma il ministro continua a parlare e pone la questione di fiducia. Non fa in tempo a finire la frase che i senatori della Lega si riversano tra i banchi del Governo, occupandoli per protesta.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Caos al Senato, in una manciata di secondi è successo di tutto: si conclude l'intervento del leghista Pillon sul decreto Immigrazione, il ministro D'Incà chiede la parola al vicepresidente La Russa che gliela accorda, salvo poi ripensarci e iniziare a chiedere di aspettare. D'Incà invece continua a parlare e pone la questione di fiducia, ma non fa in tempo a concludere la frase che La Russa sospende la seduta, mentre i senatori della Lega si accalcano nei banchi del Governo per protesta, ignorando completamente le norme di distanziamento. Le immagini dell'Aula inondano i social, da chi rivendica il gesto a chi invece lo stigmatizza. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento sarebbe colpevole di aver interrotto la discussione secondo l'opposizione, secondo la maggioranza invece sarebbe tutta una tattica per perdere tempo.

"Gravissimo quello che sta succedendo", scrive su Facebook il senatore della Lega Ugo Grassi. "Mi accingevo ad aprire la discussione generale quando all'improvviso Federico D'Incà a nome del governo ha chiesto la parola ed ha posto la questione di fiducia". Secondo il gruppo parlamentare del Carroccio, "così facendo – il ministro – ha tentato di impedire la discussione, la quale, lo ricordo con forza, è il cuore del funzionamento di ogni assemblea democratica". Poi Grassi spiega la reazione del suo gruppo: "Noi abbiamo subito occupato i banchi per difendere la democrazia".

Di tutt'altro avviso il Partito Democratico, con la senatrice Caterina Biti che ha subito twittato: "Quando non si hanno idee se non quelle della prevaricazione e della violenza, la Lega anche oggi occupa i banchi del Governo in Senato". Mentre la sua collega dem, Caterina Bini, condivideva un video della protesta leghista: "In diretta dal Senato, in barba alle regole sugli assembramenti e alla situazione che stiamo vivendo questo è lo spettacolo che offrono i parlamentari di questa destra per impedirci di proseguire i nostri lavori". Secondo la senatrice è una "vergogna assoluta".

"Ho chiesto la parola al presidente La Russa, ho posto la fiducia, poi nel momento in cui ho concluso abbiamo avuto questi scontri, quasi, in Aula, dei quali sinceramente dispiace", spiega il ministro Federico d'Incà ai giornalisti presenti in Senato. Per quanto riguarda lo svolgimento del voto di fiducia "all'interno della Capigruppo il presidente Casellati ha indicato come la fiducia sia stata correttamente posta, e siamo in discussione delle prossime fasi", continua il ministro per i Rapporti con il Parlamento. "Ora comincia la discussione sulla fiducia, poi vi saranno le dichiarazioni di voto, poi il voto finale, credo nella giornata di oggi o domani". Ma "sarà la conferenza dei capigruppo che deciderà in quali modi fare i passaggi". D'Incà ha detto di augurarsi che si possa chiudere "in maniera ordinata il provvedimento", con un "confronto politico in Aula", ma "sempre nella massima educazione".

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