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Di Maio furioso con la Lega: “Vadano dai loro amici sovranisti ad accusarli di governare con il Pd”

“Io sono un po’ stufo, vi dico la verità. Voglio andare avanti, ma se la Lega vuole far cadere il governo lo dica chiaramente. Non c’è bisogno di tutte queste falsità contro il M5S. Vado avanti nel governo per fare le cose, non per passare ogni giorno il tempo a fare i meme o raccontare cose che non sono vere. La Lega deve scegliere se portare avanti gli interessi personali del proprio partito o quelli degli italiani. Perché così non si può andare avanti”. Con queste parole Luigi Di Maio replica agli attacchi da parte di Matteo Salvini.
A cura di Annalisa Girardi
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"Anche stamattina ci siamo svegliati così, con un'altra minaccia di far cadere il governo e un attacco frontale di Matteo Salvini nei miei confronti". Luigi Di Maio è furioso con l'alleato di governo. Secondo il leader del Movimento Cinque Stelle, il post su Facebook in cui Matteo Salvini lo associa al Pd, serve solo a coprire le inchieste sui finanziamenti che stanno riguardando il Carroccio in queste settimane. "Questa è una falsità che io non posso assolutamente permettere, perché si deve portare rispetto al M5S".

"Ho firmato un contratto di governo sapendo che non eravamo uguali, che c'erano tante differenze, ma non si possono dire queste falsità". Il voto di sostegno a Ursula von der Leyen, continua Di Maio, non deve essere usato come pretesto per attaccare il Movimento Cinque Stelle. Il leader pentastellato precisa che la nomina dell'ex ministra della Difesa tedesca sia arrivata dal Consiglio europeo, in cui siedono i capi di Stato e di governo dei Paesi membri, fra cui Giuseppe Conte. "Il presidente del Consiglio Conte prima di dare l'ok alla von der Leyen, che poi si è presentata all'Europarlamento, ha chiamato sia me che Matteo Salvini. Entrambi, per quanto non fossimo entusiasti, sapevamo che quella era una posizione utile all'Italia in modo da avere un portafoglio pesante per aiutare le proprie imprese". Di Maio sottolinea quindi come avrebbe lasciato la decisione sul nominativo del Commissario italiano alla Lega, visto il risultato alle europee.

"Poi cosa è successo? Noi abbiamo votato la von der Leyen perché ha detto che vuole il salario minimo, che vuole rivedere l'accordo di Dublino sui migranti e alcune misure sull'austerity. Noi abbiamo detto sì per i temi. Loro perché hanno detto no?". Secondo il ministro allo Sviluppo economico, il voto contrario della Lega si spiegherebbe con il fatto che von der Leyen non ha più garantito che fosse un esponente del Carroccio a prendere la poltrona. "Io sono un po' stufo, vi dico la verità. Io voglio andare avanti, ma se la Lega vuole far cadere il governo lo dica chiaramente. Non c'è bisogno di tutta questa roba, di queste falsità contro il Movimento Cinque Stelle ogni giorno. Se la Lega non vuole più che il governo vada avanti se ne prenda la responsabilitàOgni giorno cerco di aiutare gli italiani, il nostro è un governo che sta portando a casa dei risultati importanti, ma con questo clima si fa male al Paese. Non si fa male al Movimento, ma al Paese".

"Non vado avanti nel governo per passare il tempo a fare i meme"

Di Maio precisa quindi che minacciare continuamente di far cadere il governo produce solo reazioni negative, per cui le imprese non si fidano più ad investire. "Sempre con queste mezze frasi, queste piccole minacce, queste sono cose inaccettabili. Se mi si accusa di stare al governo con il Pd, voglio ricordare che a fianco dei democratici la Lega ha votato per il salvataggio di Radio Radicale, voteranno insieme sulla Tav, per togliere il tetto di 9 euro all'ora sul salario minimo, sono d'accordo sul fatto che l'acqua non vada resa pubblica. Allora io ho tante ragioni per dire che loro vanno molto d'accordo con il Pd". Il M5S non vuole avere nulla a che fare con il partito che governa a Bibbiano, il paese finito al centro degli scandali sugli affidi dei minori, ribadisce furioso Di Maio. "Con il partito che in Emilia Romagna toglieva ai genitori i figli con l'elettroshock per venderseli io non voglio avere nulla a che fare".

Il vicepresidente del Consiglio sostiene di essere stato, durante il governo gialloverde, colui che più di tutti si è scontrato con gli esponenti del Pd. "Su questo noi dobbiamo esigere rispetto come Movimento. Io vado avanti nel governo per fare le cose, non per passare ogni giorno il tempo a fare i meme o raccontare cose che non sono vere. Ci possiamo anche scontrare, ma sulle cose vere, non sulle cose false". Secondo Di Maio, se si vuole davvero seguire lo schema della foto pubblicata da Salvini, al posto dei Cinque Stelle andrebbe messo Viktor Orbán "alleato della Lega che governa con la von der Leyen".

Di Maio torna poi sulla questione dei presunti finanziamenti russi, invitando Salvini ad andare a riferire in Parlamento. "Se avessi il minimo sospetto che la Lega avesse preso rubli russi, io non starei al governo con loro. Però ci devono mettere in condizione di difenderli. Se invece si scagliano contro di noi per coprire quell'inchiesta, questo è veramente ingiusto. Per una forza politica che in questo anno ha portato avanti provvedimenti importanti per gli italiani. La Lega deve scegliere se portare avanti gli interessi personali del proprio partito o quelli degli italiani. Perché così non si può andare avanti. Si prendano le loro responsabilità". Il leader pentastellato conclude affermando che non sarà lui a minacciare una crisi di governo ogni giorno sui giornali: "Stiamo pensando agli italiani, non alle strategie di bottega fra partiti. Non posso tollerare un attacco frontale di questo tipo. Dire che stiamo governando con il partito di Bibbiano è veramente un'accusa ingiusta e falsa. Vadano da Orbán e dai loro amici sovranisti ad accusarli di governare con il Pd, perché per noi non è così".

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