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Matteo Salvini torna all’attacco: “Cinque Stelle e Pd? Già al governo insieme, per ora a Bruxelles”

Il ministro dell’Interno attacca nuovamente l’allineamento dell’alleato di governo con l’asse Pd-Forza Italia nel sostegno alla nomina di Ursula von der Leyen come nuova presidente della Commissione Ue. “Lo chiedano agli italiani cosa ne pensano di un governo, un’alleanza Pd-M5s e Forza Italia”, ha commentato Salvini.
A cura di Annalisa Girardi
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, torna ad attaccare l'alleato di governo sull'allineamento con il Partito democratico a favore della nuova presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il voto a sostegno di una candidata europeista e "sbilanciatissima a sinistra", come ha affermato lo stesso ministro dell'Interno, avrebbe rappresentato una scelta gravissima, sleale verso gli elettori italiani e noncurante degli interessi nazionali. In un post su Twitter Salvini scrive: "Cinque Stelle e Pd? Da due giorni sono già al governo insieme, per ora a Bruxelles". Il vicepresidente del Consiglio riprende quindi quando affermato ieri per cui "tradendo il voto degli italiani che volevano il cambiamento, i grillini hanno votato un presidente della nuova Commissione Ue proposto da Merkel e Macron insieme a Renzi e Berlusconi. Alto che democrazia e trasparenza".

Sempre sui social, Salvini ha anche aggiunto: "Poteva essere la volta buona per un cambiamento storico dell’Europa, qualcuno ha preferito la poltrona. La nostra coerenza non è in vendita, come non lo sono gli interessi degli italiani", pubblicando una foto che vede l'altro vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, affiancato da Matteo Renzi, Emmanuel Macron e Angela Merkel. Ieri, a margine di una visita al gattile del Verano, Salvini aveva commentato con i giornalisti: "Un governo M5s-Pd se cade questo? Lo chiedano agli italiani. Non sono mai preoccupato da niente. Anzi mi sono alzato molto bene perché le operazioni contro la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta mi dicono che abbiamo delle forze dell'ordine top a livello mondiale".

La tensione fra le due parti nell'esecutivo si concretizzerà soprattutto per quanto riguarda le nomine dei Commissari Ue. "Il Commissario europeo che potrebbe andare alla Lega rischia di saltare? Siamo al mercato? Mi voti e ti do la poltrona? Non funziona così la democrazia", ha affermato ieri Salvini. "All'Italia spetta un commissario che dovrà occuparsi di lavoro, economia, commercio, industria, competizione concorrenza. Penso che questo prescinda dallo scambio di voti. Noi abbiamo donne e uomini di valore. Giorgetti? Abbiamo più di una soluzione", ha concluso.

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