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Cresce l’occupazione, ma i livelli pre-Covid sono lontani: 300 mila posti di lavoro in meno dal 2020

A settembre torna a crescere l’occupazione, ma siamo ancora distanti dai livelli pre pandemia. Rispetto a febbraio 2020, infatti, i disoccupati sono 300 mila in più. Inoltre nonostante il mese scorso il tasso di disoccupazione sia calato in generale, tra i giovani si è comunque registrato un aumento. Sono i numeri dell’Istat nella nota di settembre su occupazione e disoccupazione.
A cura di Annalisa Girardi
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A settembre tornano ad aumentare gli occupati rispetto al mese precedente, dopo i cali registrati a luglio e agosto. Nonostante si tratti sicuramente di una buona notizia e di un importante indice di ripresa, siamo ancora distanti dai livelli pre pandemia. Rispetto a febbraio 2020, infatti, i disoccupati sono 300 mila in più. Sono i numeri dell'Istat nella nota di settembre su occupazione e disoccupazione. Vediamo nello specifico il quadro che è emerso.

Il mese scorso, rispetto a quello precedente, sono cresciuti gli occupati e al tempo stesso sono diminuiti disoccupati e inattivi. Il tasso di occupazione si è alzato dello 0,3%, arrivando al 58,3%, che corrisponde circa a 59 mila posti di lavoro in più. Confrontando i dati con il trimestre precedente l'aumento è stato di 81 mila unità: al tempo stesso, sempre paragonando gli ultimi numeri con quelli dei tre mesi precedenti, scendono le persone in cerca di lavoro e rimangono stabili gli inattivi.

Nonostante il tasso di disoccupazione sia calato in generale al 9,2%, tra i giovani si è comunque registrato un aumento: nella fascia più giovane dei cittadini in età da lavoro, infatti, sale di 1,8 punti, toccando il 29,8%. Confrontando il dato sull'occupazione con quello di un anno fa, cioè di settembre 2020, il numero degli occupati attualmente dell'1,2%. Il che significa 273 mila lavoratori in più nell'arco di dodici mesi. Tuttavia, scrive l'Istat nel suo report, "variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni, in quest’ultimo caso solo per effetto della componente demografica" in quanto "il tasso di occupazione sale per tutte le classi di età".

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Per quanto riguarda le dinamiche di genere, su base annua, "l’occupazione aumenta di 0,9 punti per gli uomini e di 1,1 per le donne; la disoccupazione cala di 1,1 punti percentuali per i maschi e di 0,7 punti per le femmine; l’inattività, infine, scende rispettivamente di 0,2 punti e di 0,8 punti".

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