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Covid, Conte a Bruxelles per il Consiglio europeo: “Dobbiamo coordinare risposte a livello Ue”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è a Bruxelles per il Consiglio europeo durante il quale si discuterà anche della gestione del Covid-19: “Sarà un’occasione per cercare di coordinare meglio le nostre risposte, fermo restando i processi decisionali nazionali”, afferma l’inquilino di Palazzo Chigi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è a Bruxelles per il Consiglio europeo che affronterà principalmente quattro temi: la Brexit, i cambiamenti climatici, la questione Covid-19 e il partnerariato dell’Ue con l’Africa. La discussione sul Covid-19 è prevista per domani mattina: “Ci scambieremo delle informazioni, cercheremo di rafforzare la strategia per il contrasto sul piano delle risposte sanitarie, cercheremo degli aggiornamenti per la ricerca scientifica e i vaccini. E sarà un’occasione per cercare di coordinare meglio le nostre risposte, fermo restando i processi decisionali nazionali”, afferma in un video diffuso prima della discussione pomeridiana al vertice europeo.

Il Consiglio europeo si occuperà anche di Brexit: “Per la Brexit restiamo tutti uniti, siamo entrati in una fase dei negoziati in cui bisogna stringere i tempi, fino alla fine dell’anno non c’è molto tempo. Lavoreremo tutti in Ue affidandoci al nostro negoziatore Barnier per raggiungere un accordo, sicuramente questo è il nostro obiettivo fino all’ultimo istante. Ma non possiamo rinunciare a lavorare per un accordo che sia equo ed equilibrato, quindi non un accordo a tutti i costi”, afferma ancora Conte.

Il presidente del Consiglio si sofferma soprattutto sul tema dei cambiamenti climatici: “Non prenderemo delle decisioni a questo vertice, le conclusioni sono rinviate a dicembre, ma anche qui stiamo lavorando per indirizzare questo tema, per la transizione energetica. Abbiamo obiettivi molto ambiziosi a livello di Ue, dobbiamo ridurre del 55% le emissioni di Co2 entro il 2030 rispetto al 1990. È una sfida molto ambiziosa, ci sono stati membri in difficoltà, con apparati produttivi non ben predisposti. L’arco temporale è molto sfidante, ma dobbiamo lavorare tutti insieme nell’interesse comune. L’Italia è particolarmente interessata, perché il tema sarà al centro dell’agenda del G20 dell’anno prossimo in Italia”.

Infine ultimo tema è quello dei rapporti con l’Africa. Per il presidente del Consiglio è necessario “rendere costante e serrata la collaborazione con l’Unione africana e le organizzazioni regionali, dobbiamo intensificare questo rapporto con il continente africano, che è strategico. Lavoreremo come Italia perché ci sia un partnerariato tra eguali, superando le collaborazioni passate asimmetriche”.

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