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Covid 19

Costa: “Negli stadi pubblico in presenza da prossima stagione, percentuale del 25% sarà superata”

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto che se la situazione epidemiologica continua a migliorare in autunno si potrà assistere alle partite di calcio in presenza: “È ragionevole pensare che la prossima stagione inizierà col pubblico in presenza e che la percentuale del 25% potrà essere superata con un percorso graduale”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (Noi con l'Itlia) ha annunciato che presto cambierà la soglia consentita per il pubblico allo stadio: "Se i dati continueranno ad essere questi di oggi e quindi con un progressivo miglioramento, è ragionevole pensare che la prossima stagione inizierà col pubblico in presenza e che la percentuale del 25% potrà essere superata con un percorso graduale perché anche mandare i tifosi allo stadio significa dare un segnale di ritorno alla normalità all'intero paese". Il membro del governo è intervenuto al programma Gli Inascoltabili in onda su Nsl Radio.
"Sulla capienza degli spettatori all'interno dello stadio in occasione degli Europei noi abbiamo dato la disponibilità del pubblico al 25% mesi fa, in un momento in cui il nostro Paese era in una fase in cui i contagi ed i decessi erano alti – ha aggiunto – Aver visto 16mila persona allo Stadio Olimpico, aldilà della passione calcistica è stato un segnale di fiducia per tutti gli italiani".

Il sottosegretario Costa è tornato anche sulla questione della vaccinazione eterologa, cioè la possibilità di effettuare il richiamo con un farmaco diverso rispetto a quello utilizzato per la prima dose: "Dobbiamo rinnovare la massima fiducia nella scienza e nella nostra comunità scientifica e mi riferisco in particolare ai nostri enti Ema e Cts".

"Tutto sommato – ha aggiunto – siamo di fronte ad indicazioni chiare, lo dico anche per quelle regioni che chiedevano chiarezza al Governo, mi auguro che da parte loro ci sia l'applicazione delle nostre direttive come procedere per AstraZeneca con un vaccino diverso per gli under60 in occasione della seconda dose. È ovvio che siamo di fronte a scelte che la politica fa sulla base di quelle che sono le evidenze scientifiche e di quelli che sono i pareri degli enti regolatori. Anche su Johnson & Johnson esiste una raccomandazione e sarebbe opportuno che le regioni le seguissero".
Riguardo alla variante Delta, Costa spiega che bisogna "assolutamente continuare ad intensificare i tracciamenti, perché questo è il modo che ci permette qualora ci fosse una situazione di contagio, di circoscriverla e gestirla. La variante dell'Inghilterra viene monitorata, non si esclude che potranno essere presi in considerazione dei provvedimenti come la quarantena a seconda dell'andamento dei contagi. Sono tutte valutazioni che stiamo facendo di ora in ora e di giorno in giorno in base all'evolversi della situazione. Se saranno necessari provvedimenti per tutelare il nostro Paese, il Governo li adotterà".

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